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Il limite massimo per la durata della vita umana è 150 anni. Oltre tale limite il corpo non è più in grado di ripararsi. Foto di Michal Jarmoluk da Pixabay

Da sempre l’uomo cerca di prolungare il più possibile il suo tempo di permanenza su questa terra e nel passato molti hanno sognato di poter vivere in eterno. Ma secondo una nuova ricerca, la durata massima della vita degli esseri umani è tra i 120 e i 150 anni. Superato questo “limite assoluto” , secondo la ricerca, il nostro corpo non sarebbe più in grado di rigenerarsi e riprendersi da stress come malattie e lesioni. Oltre questo limite dunque sopraggiungerebbe inevitabilmente la morte.

Per realizzare questo studio, un team di ricercatori ha analizzato un imponente set di dati raccolti nel Regno Unito, in Russia e negli Stati Uniti. I dati riguardavano le condizioni cliniche anonime di oltre 500.000 persone. In particolare sono stati comparati tra loro gli esami del sangue, presenti praticamente in tutti i set di dati e che spesso sono stati ripetuti più volte nel corso di pochi mesi.

 

Globuli bianchi e globuli rossi: indicatori di invecchiamento

Negli esami del sangue, il team ha preso in esame due diversi valori: il rapporto tra due diversi tipi di globuli bianchi e una misura della variabilità nella dimensione dei globuli rossi. I due valori sono stati divisi per tre diversi gruppi di età. Questi due fattori infatti sono ritenuti due validi biomarcatori dell’invecchiamento.

I dati estrapolati dagli esami del sangue, suddivisi nelle tre fasce di età, sono stati utilizzati per realizzare un modello al computer in grado di determinare un parametro definito come “indicatore dello stato dinamico dell’organismo” (DOSI).

Questo valore indica essenzialmente una misura dell’età biologica di ogni persona. Grazie al fatto che gli esami del sangue erano ripetuti nel tempo infatti, i ricercatori hanno in un certo senso quantificato come e quando una persona sarebbe in grado di riprendersi da uno stress fisico, come una malattia o un infortunio.

 

La vita umana non può spingersi oltre i 150 anni

Analizzando la tendenza dei dati, i ricercatori hanno scoperto che tra i 120 e i 150 anni di vita, la resilienza del corpo umano cesserebbe completamente e non si sarebbe più in grado di sopravvivere.

Per convalidare i loro risultati, i ricercatori hanno anche esaminato parametri come l’attività fisica, tenendo in considerazione il numero di passi al giorno. Il team ha notato che con l’avanzare dell’età diminuiva il numero di passi eseguiti ogni giorno in un modo che sembrava coincidere con le misure ottenute dal DOSI.

Ma nonostante la scienza ritiene che si possa vivere tanto a lungo, come supportato anche in altri studi, questo limite della durata della vita di un essere umano, non ci dà comunque indicazioni su quali siano le reali condizioni di vita spingendosi verso il limite. Per questo i ricercatori cercano di aumentare la resilienza nella vecchiaia, non solo per aumentare la durata della vita umana, ma anche la durata della salute.