
Una delle attività che ha aiutato di più a sopportare il lockdown è stata la lettura. Infatti, il numero di lettori e il tempo di lettura sono aumentati notevolmente. Dunque, vale la pena riflettere sull’importanza della lettura e sul modo in cui contribuisce alla nostra vita.
La “malattia” del leggere
Nel suo saggio “La malattia della lettura“, incluso in La cena dei notabili (2008), Constantino Bértolo menziona tre libri in cui la lettura porta il suo protagonista a una sorta di perdizione: la leggenda egizia di Naneferkaptah, Madame Bovary di Flaubert e Martin Eden di Jack London. Queste storie (tra molte altre, come, ovviamente, Don Chisciotte) illustrano la “malattia” della lettura all’interno della narrativa letteraria.
Ma la cosa grave è quando la lettura disturba il lettore in modo drammatico, sconvolgendolo a tal punto che può perdere la vita, anche se si potrebbe dire che, in questi casi, ciò che causa la “malattia” non è leggere, ma leggere male.
Leggere come una medicina
Tuttavia, la lettura diventa una “malattia” solo in casi eccezionali. La cosa normale è quando la lettura è una medicina. È dimostrato: leggere fa bene alla salute. Inoltre, ci rende più felici. A questo punto dobbiamo parlare di biblioterapia.
In assenza di una definizione ufficiale (questa parola non è stata ancora sanzionata dal dizionario accademico), Ella Berthoud e Susan Elderkin spiegano nel Manuale dei rimedi letterari. Come curarsi con i libri (2017) che la biblioterapia è “la ricetta dei romanzi per i mali della vita”. Questi autori sono convinti del potere curativo o curativo della letteratura. “Qualunque sia il tuo disturbo, le nostre ricette sono molto semplici: un romanzo (o due) che dovresti leggere a intervalli regolari. Alcuni trattamenti ti cureranno completamente. Altri ti offriranno semplicemente conforto, dimostrandoti che non sei solo”.
Guarigione con i libri nella narrativa e il potere trasformativo dei libri
D’altra parte, proprio come precedentemente abbiamo fatto riferimento a storie che ruotano attorno alla malattia della lettura, possiamo anche trovare romanzi che raccontano storie di guarigione attraverso i libri.
La lettura è un’esperienza che ci trasforma. Di particolare interesse per la letteratura neurocognitiva è convalidare questa ipotesi. In questo senso, sono stati effettuati diversi studi espressamente volti a misurare come e cosa cambia in noi dopo aver letto una storia, un romanzo o qualsiasi genere di narrativa. Qualsiasi lettore degno di questo nome ha sperimentato, con maggiore o minore intensità, il potere trasformante dei libri. Il modo in cui lo fa dipende solo da se stesso.