prugne, salute, benessere
Alcune varietà di prugne fresche. Foto di Jill Wellington da Pixabay

Le prugne secche, con la loro dolcezza e la loro consistenza succulenta, possono essere un vero toccasana per la nostra salute. Inoltre essendo disidratate per la conservazione, possono mantenersi per circa sei mesi, permettendoci anche di utilizzarli in modi versatili e creativi in cucina.

 

I benefici delle prugne secche

Inoltre secondo Shirin Hooshmand, Ph.D. e professoressa di nutrizione presso la San Diego State University, “le prugne hanno molti diversi benefici per la salute, dall’apparato gastrointestinale alla conservazione delle ossa, modulando la risposta immunitaria, il diabete, l’aterosclerosi e la sazietà”.

Ma, come potrebbe essere ovvio ma non scontato, per ricevere i benefici di questo alimento, è bene consultare le etichette in fase di acquisto. È sempre meglio infatti acquistare varietà che elencano esclusivamente le prugne come unico ingrediente, evitando tutte le opzioni con altri ingredienti aggiunti, come zuccheri o oli.

 

15 anni di ricerche mostrano la relazione tra questo alimento e la salute delle ossa

La dottoressa Hooshmand, negli ultimi 15 anni, ha condotto delle ricerche sulla relazione tra la salute delle ossa ed il consumo di prugne secche. La dottoressa Hooshmand e il suo team, in uno dei loro più recenti studi clinici, hanno scoperto che, nelle donne in postmenopausa osteopenica che ne hanno consumate regolarmente 5-6 al giorno, per sei mesi, si è mostrata una riduzione nella perdita ossea.

Inoltre la dottoressa Hooshmand sta conducendo una nuova interessante ricerca sugli animali che potrebbe suggerire che questi frutti secchi, siano in grado di aiutare a prevenire la perdita ossea nelle persone esposte alle radiazioni, come ad esempio gli astronauti nello spazio.

 

Le prugne secche sono un valido aiuto anche per il cuore e per l’apparato gastrointestinale

Ma le prugne sembrerebbero non essere utili solo alle ossa. Secondo uno studio dell’Università della California, Davis, infatti le prugne possono anche favorire la salute del cuore. La ricerca mostra che una porzione di questo alimento soddisfa l‘11% del valore giornaliero di fibre, le quali svolgono un ruolo nell’abbassamento del colesterolo nel sangue.

Inoltre il contenuto di fibre di questi frutti è già noto per il suo effetto lassativo, ma secondo gli scienziati sarebbe la combinazione di fibre, composti fenolici e sorbitolo all’interno delle prugne ad essere il segreto del loro supporto all’apparato gastrointestinale e alla digestione.

L’alto contenuto di polifenoli nelle prugne secche le rende in grado di aiutare a ridurre l’infiammazione e proteggere dai danni al DNA. Rispetto a quelle fresche, inoltre le prugne essiccate a 60 e 85 °C, possono effettivamente avere una maggiore attività antiossidante.

 

Come e quando consumarle

Anche il succo di prugna è stato spesso indicato come toccasana per la salute, ma al momento la dottoressa Hooshmand ritiene che “probabilmente il consumo di succo di prugna potrebbe essere efficace in termini di salute delle ossa in una certa misura, ma abbiamo solo dati provenienti da studi clinici che testano gli effetti delle prugne intere sulla salute delle ossa”.

Per ottenere il massimo dei benefici dalle prugne secche la dottoressa Hooshmand consiglia di consumarne circa 50 grammi al giorno che, a seconda della dimensione, equivalgono a circa 5-6 frutti secchi.

Ma se non si è abituati a mangiare prugne o altri alimenti ricchi di fibre, è meglio iniziare ad introdurle gradualmente nella dieta. Si può iniziare con 1 o 2 prugne al giorno e poi aumentare gradualmente.

Foto di Jill Wellington da Pixabay