
Evento meteorologico raro, i blue jet, generati durante i temporali, sono molto difficili da osservare. Negli ultimi anni, tuttavia, questa situazione è cambiata, come si legge sul sito web dell’Osservatorio della Terra della NASA. Telecamere e sensori posti sulla Stazione Spaziale Internazionale hanno aiutato gli scienziati a caratterizzare i getti blu, i lampi blu e altri spettacoli di luce naturale prodotti dalle tempeste.
Gli scienziati sono interessati a sapere quanto spesso si verificano questi fenomeni, quali condizioni li producono e come possono influenzare l’atmosfera terrestre.
Un blue jet è fondamentalmente un tipo di raggio. A differenza dei fulmini tradizionali che vediamo da terra, tuttavia, questi getti partono dalla cima delle tempeste per prodursi verso lo spazio. In meno di un secondo, un getto può raggiungere la stratopausa (50 chilometri sopra la superficie terrestre).
Osservazione più dettagliata
Un video a colori ripreso dalla ISS l’8 settembre 2015 ha permesso agli scienziati di vedere il fenomeno più da vicino. L’astronauta Andreas Mogensen ha notato un’intensa tempesta che si stava sviluppando sul Golfo del Bengala. Ha girato 160 secondi di video con una Nikon D4, catturando 245 brevi scariche blu nello strato superiore di una nuvola. Uno di questi si è eretto sopra la nuvola nella stratosfera. La nube temporalesca è stata illuminata dai raggi tradizionali.
Dopo aver esaminato lo spettacolo catturato nel video di Mogensen, gli scienziati hanno pubblicato un’analisi nel gennaio 2017. Il video rimane unico, ma i ricercatori hanno iniziato a fare osservazioni più continue con strumenti montati fuori dalla stazione spaziale. La NASA ha installato il Lightning Imaging Sensor nel 2017 e l’Agenzia spaziale europea (ESA) ha aggiunto Atmosphere-Space Interactions Monitor (Asim) nel 2018.
Fattore importante
Recentemente, i ricercatori hanno utilizzato gli strumenti Asim per caratterizzare una tempesta nel febbraio 2019 vicino all’isola di Nauru, nell’Oceano Pacifico meridionale. Durante quella tempesta, le telecamere Asim hanno osservato un getto blu pulsante, lo stesso fenomeno di fulmine blu catturato da Mogensen nel video del 2015.
Utilizzando i fotometri Asim, gli scienziati hanno anche rilevato altre caratteristiche di breve durata dalla sommità della nuvola. Ci sono stati cinque intensi “lampi blu”, ciascuno della durata di circa 10 microsecondi. Le posizioni dei lampi nella cella della tempesta sono contrassegnate sulla mappa in alto. Uno di questi lampi, mostrato nella misurazione spettrale sopra, ha generato il getto blu.
Torsten Neubert, uno scienziato presso l’Università Tecnica della Danimarca, e colleghi hanno descritto gli eventi in un articolo del 2021 sulla rivista Nature. I ricercatori ritengono che i lampi blu sopra le tempeste possano essere comuni. Questo è un fattore importante se si considera il suo effetto sull’atmosfera terrestre.