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Paul Begley, pastore evangelico cristiano, annuncia che “la fine del mondo accadrà pochi giorni prima di Natale”. Anzi da anche una data precisa, il 21 dicembre del 2020, durante il solstizio d’inverno.

Vista la piega malevola che sembra aver preso questo anno bisestile, non risulta troppo difficile dare credito a questa ennesima profezia su un’imminente fine del mondo. Ma la maggior parte di noi si augura che anche questa venga disattesa, come già accaduto molte altre volte.

Begley non è infatti il primo, ne sarà l’ultimo, a profetizzare un’imminente Apocalisse. Già prima di lui ci sono state molte altre predizioni, rivelatesi tutte fasulle, dato che siamo ancora qui.

 

La fine del mondo e le sue profezie

Una terzina di Nostradamus ad esempio, prediceva la fine nel 1999 e sette mesi, quando un “Re del Terrore” sarebbe apparso. Terzina che, correttamente tradotta dal francese arcaico in cui sono scritte le terzine del profeta, avrebbe in realtà indicato una data diversa, ovvero gennaio del 2009. Ma anche in questo caso non successe nulla.

Come non successe nulla neppure il 12 dicembre 2012, data indicata come giorno dell’Apocalisse secondo calcoli basati su un antico calendario Maya. Ma anche in questo caso, la data era sbagliata. La fine del mondo secondo i Maya è stata calcolata male, basandosi infatti sulla conversione tra calendario gregoriano e giuliano, la data corretta era il 21 giugno del 2020.

 

Gli eventi astronomici sono un segno per Begley

In questa data del 21 giugno 2020 l’eclissi anulare solare, convinse Begley che fosse un chiaro segno della fine del mondo per cui ora annuncia la data del 21 dicembre. Secondo lui infatti i Maya avrebbero di poco sbagliato la data, che non è il 21 giugno, ma il 21 dicembre.

La tesi di Begley è supportata da Jeane Dixon, a sua detta, uno degli astrologi e sensitivi più importanti degli Stati Uniti del ventesimo secolo, il quale ritiene che l’Armageddon avrà luogo nel 2020.

Begley ha scelto proprio la data del 21 dicembre poiché “il 21 dicembre 2020, ci sarà la grande congiunzione tra Giove e Saturno che si troveranno a meno di 0,1 gradi l’uno dall’altro, sarà la stella più luminosa del cielo, da quando è apparsa la stella di Betlemme. Sarà la stessa congiunzione del 1623 ed è un evento raro che accadrà durante il solstizio d’inverno, il 21 dicembre 2020”.

Prima della fine dell’anno dunque, potrebbe anche finire il mondo, ma potrebbe sempre esserci la remota speranza che si tratti della fine di un periodo, quello del coronavirus. Chissà che non si tratti di un nuovo inizio, piuttosto che di una fine.

Foto di JL G da Pixabay