La diffusione del Covid in ambito domestico

Secondo un recente studio del Centers for Disease Control and Prevention degli Stati Uniti, la diffusione del Covid-19 tra i membri di una famiglia dopo l’infezione di una persona è frequente e si verifica rapidamente dopo l’insorgenza della malattia. La ricerca, che appare nel numero di venerdì scorso del Morbidity and Mortality Weekly Report, sostiene che la persona esposta o sospettata di avere il Covid-19 dovrebbe isolarsi prima di sottoporsi al test e mentre attende i risultati, per proteggere gli altri abitanti della casa.

 

Come si può evitare la diffusione del Covid-19 in casa

Il team di ricercatori, condotto dal CDC, dichiara che, poiché un rapido isolamento delle persone che hanno contratto il Covid-19 può ridurre il contagio domestico, le persone che sospettano di avere il virus dovrebbero isolarsi, rimanere in casa e usare una camera da letto e un bagno separati, se possibile. Inoltre, tutti i membri della famiglia dovrebbero indossare sempre la mascherina negli spazi comuni della casa.

La ricerca, che fa parte di uno studio del CDC ancora in corso, ha coinvolto 101 persone che hanno contratto il Covid-19 a Nashville, Tennessee, e a Marshfield, Wisconsin, tra aprile e settembre. Per 14 giorni, insieme ad altre 191 persone che vivevano con loro, le persone infette hanno raccolto autonomamente i campioni – solo tamponi nasali o tamponi nasali e campioni di saliva – ogni giorno. Inoltre, ciascuna di esse ha compilato un diario dei sintomi che presentava.

I risultati dimostrano che l’infezione è avvenuta rapidamente: il 53% delle persone conviventi con un malato di Covid-19 si è infettata nel giro di una settimana. Circa il 75% di queste infezioni secondarie si è verificato entro cinque giorni dalla comparsa dei primi sintomi nel paziente iniziale, indipendentemente dal fatto che questo fosse un adulto o un bambino.

Un risultato importante che emerge da questo studio è che meno della metà dei membri della famiglia con infezione conclamata da SARS-CoV-2 ha riferito sintomi al momento in cui hanno scoperto per la prima volta l’infezione. I ricercatori spiegano che molte persone non hanno riferito alcun sintomo durante i 7 giorni di follow-up, sottolineando il potenziale di trasmissione da contatti secondari asintomatici e l’importanza della quarantena.

Foto di Ursula Schneider da Pixabay