L'asteroide Apophis potrebbe colpire la Terra

Sessantasei milioni di anni fa un asteroide di 14 chilometri di lunghezza, delle dimensioni del monte Everest, si schiantò contro la superficie terrestre provocando un enorme cratere nel terreno.Peter Brannen, nel suo Ends of the World, scrive che la sua cima avrebbe potuto superare di oltre un miglio l’altitudine di crociera di un 747, e aggiunge che, nella sua discesa quasi istantanea, aveva compresso l’aria sottostante con tanta forza da farla diventare per breve tempo più calda del Sole; aveva poi colpito la Terra con una forza sufficiente a sollevare una montagna nello spazio a velocità di fuga. Oggi, gli esperti prevedono che nel 2068 l’enorme asteroide Apophis potrebbe ripetere il tremendo evento.

 

L’asteroide Apophis potrebbe scontrarsi con la Terra nel 2068

Secondo un recente studio condotto da un astronomo dell’Università delle Hawaii, il gigante spaziale potrebbe colpire nuovamente la Terra nel 2068. Si prevede che il 13 aprile 2029 Apophis passerà ad appena 31221 km di distanza dalla superficie della Terra, 11 volte più vicino a noi della nostra Luna, in quello che viene chiamato passaggio ravvicinato.

Secondo le previsioni della NASA, il passaggio dell’asteroide Apophis del 2029 sarà memorabile, a causa della vicinanza e delle grandi dimensioni dell’asteroide. Esso è largo ben 370 metri; per avere un’idea della sua enormità, basti pensare che la Torre Eiffel è alta 324 metri. Dopo una serie di ricerche, gli astronomi sono riusciti a scartare la previsione di un impatto proprio nel 2029, ma osservano che questo potrebbe avvenire nel 2036 o nel 2068. Questa possibilità dipende dai punti nevralgici gravitazionali, regioni nello spazio sulle quali la forza di attrazione gravitazionale dei pianeti vicini esercita una forte influenza.

Secondo quanto afferma la NASA l’asteroide, che sembra un punto luminoso simile a una stella in movimento, diventerà visibile a occhio nudo nel cielo notturno sopra l’emisfero australe, sorvolando la Terra dalla costa orientale a quella occidentale dell’Australia. Quindi, attraverserà l’Oceano Indiano e l’equatore, muovendosi ancora verso ovest, sopra l’Africa. Al momento del massimo avvicinamento, Apophis si troverà al di sopra dell’Oceano Atlantico e si muoverà così velocemente da attraversarlo in appena un’ora.

Foto di Rolando Marin da Pixabay