Un nuovo studio, condotto da un team internazionale guidato da Victoria Smith, professoressa associata dell’Università di Oxford e a capo del gruppo di tefrocronologia, ha stabilito che nel 431 d.C., ovvero 1590 anni fa, la civiltà Maya fu devastata dall’eruzione vulcanica dell’Ilopango, spazzò via ogni essere vivente nel raggio di 40 km.

 

L’esatta data dell’eruzione vulcanica che danneggiò la civiltà Maya

Già da precedenti studi si era a conoscenza di un’imponente eruzione vulcanica avvenuta in questa zona, ma non era ancora stata attribuita una data certa all’evento. Il team di scienziati di cui faceva parte Dario Pedrazzi, ricercatore presso il Geosciences Barcelona – CSIC (GEO3BCN), ha invece stabilito la data e l’esatta natura dell’eruzione vulcanica dell’Ilopango.

Il team è riuscito in questa impresa analizzando un blocco di ghiaccio recuperato in Groenlandia ed eseguendo la datazione al radiocarbonio di un albero carbonizzato, recuperato in alcuni depositi di cenere vulcanica. Tramite queste analisi i ricercatori hanno stabilito che il catastrofico evento vulcanico, ebbe luogo nel 413 d.C..

Inoltre il team ha creato dei modelli in 3D dell’eruzione, arrivando a stabilire che l’evento piroclastico diede vita ad un pennacchio di 45 km, che disperse la cenere del vulcano sino alla Groenlandia, quasi a 7000 km di distanza. Per eseguire le ricerche il team ha effettuato tre campagne sul campo in El Salvador, durante le quali sono stati dettagliatamente mappati i depositi di cenere sparsi su un’area di 200.000 chilometri quadrati.

 

Un evento piroclastico davvero catastrofico

Da queste analisi e da studi precedenti eseguiti nel 2019, il team ha stabilito che “questa violenta eruzione che ha raggiunto il suo apice con una serie di flussi piroclastici legati a collasso della caldera”, come ha spiegato Dario Pedrazzi. Inoltre la professoressa Victoria Smith ha affermato che “circa 55 chilometri cubici di magma sono eruttati da Ilopango. Più di 2 milioni di chilometri quadrati dell’America centrale sono stati ricoperti da almeno mezzo centimetro di cenere e nella regione calò il buio per almeno una settimana”.

L’eruzione vulcanica ebbe luogo durante il periodo Maya classico antico, ovvero dal 300 al 600 d.C., quando la civiltà si stava espandendo in tutta l’America centrale. Secondo la professoressa Smith “l’esplosione avrebbe ucciso ogni essere vivente nel raggio di 40 km e non ci sarebbero stati abitanti per anni o decenni nelle vicinanze”.

L’eruzione vulcanica dell’Ilopango era ritenuta anche responsabile di un decennio di clima freddo che ebbe luogo attorno al 540 d. C.. Ma questo studio, che data l’evento almeno 100 anni prima, dimostra che non vi è nessuna correlazione tra l’eruzione dell’Ilopango ed il periodo freddo vissuto nell’emisfero settentrionale.

Immagine: Foto di Peter Vandecaveye da Pixabay