Nonostante gli sforzi del governo keniota per porre fine ai matrimoni precoci nel Paese, il cambiamento climatico sta ostacolando questo arduo compito. Il matrimonio precoce è vietato in Kenya dal 1990, quando ha ratificato la Convenzione internazionale sui diritti dell’infanzia, un trattato delle Nazioni Unite (ONU) adottato l’anno precedente.
Negli anni successivi, questo Paese ha approvato una nuova legislazione in tal senso e, nel 2013, i ministeri della Salute e dell’Istruzione si sono impegnati, insieme ad altre nazioni africane, a porre fine ai matrimoni precoci entro la fine del 2020.
Gli sforzi dell’esecutivo keniota sono stati ripagati. La percentuale di donne, di età compresa tra i 20 e i 24 anni, che si sono sposate prima di compiere 18 anni è scesa dal 34% nel 1994 al 23% nel 2016, l’anno più recente per il quale esistono dati precisi. Ma la verità è che mancano poco più di quattro mesi alla fine del 2020 e il Paese è ancora lontano dal raggiungere questo obiettivo.
Questa situazione è dovuta anche al cambiamento climatico che, secondo gli esperti, ha provocato la rinascita dei matrimoni con minorenni nel nord del Paese negli ultimi cinque anni.
Qui le siccità sono sempre più frequenti, la recente piaga delle cavallette ha esaurito le acque e i pascoli e le mandrie muoiono di fame, sete e malattie. Quindi, per far fronte a questa situazione, le famiglie non permettono alle figlie di andare a scuola e le sposano in cambio di regali (che di solito includono vestiti nuovi, latte fresco e diversi cammelli).
Il governo cerca di combattere questa situazione e, per questo, ha incaricato le autorità di monitorare i matrimoni che avvengono nei villaggi, che devono verificare l’età delle spose. Ma molti agenti provengono da queste stesse famiglie e, quindi, chiudono un occhio.
Si stima che 650 milioni di giovani e donne ancora in vita nel mondo si siano sposate quando erano bambine. In media, ogni giorno si sposano circa 33mila minori. E questi numeri aumenteranno solo se non ci sarà un intervento rapido da parte dei governi e delle organizzazioni, poiché anche il cambiamento climatico diventa sempre più estremo e comune.
Un problema globale che richiede una risposta globale
A livello globale, queste ragazze affrontano rischi di morte più elevati associati a gravidanze e nascite precoci, poco distanziate e molto frequenti. Sono anche più vulnerabili alla violenza domestica, all’isolamento sociale e alla depressione.
Ma non sono solo i bambini a soffrire. Il matrimonio precoce è economicamente dannoso per i Paesi perché questa pratica impedisce loro di ricevere un’istruzione e quindi di poter contribuire al mercato del lavoro.
Uno studio della Banca mondiale del 2017 ha rilevato che se il matrimonio precoce fosse sradicato, i paesi in via di sviluppo potrebbero risparmiare trilioni di dollari entro il 2030.