38°-parallelo-piramide

Le espressioni artistiche in Italia non abbandonano mai le avanguardie. A chi critica che l’Italia vive solo di architetture classiche, romaniche o barocche come la Val di Noto, patrimonio Unesco, consigliamo una visita alla Val di Tusa e alla sua Fiumara d’Arte.

La Sicilia ha queste cose: ci sono momenti in cui possiamo trovare anacronismi, cronotopi che potrebbero appartenere a una scena quotidiana del dopoguerra italiano, e talvolta troviamo il futuro nelle innovazioni tecnologiche, gemme ingegneristiche del 21° secolo o, come in questo caso, un’iniziativa che non deve invidiare le mostre all’aperto di maestri della scultura e dell’architettura.

Concepita come un’ode alla libertà artistica, senza cornici o muri che racchiudono l’arte, la Fiumara d’Arte permette di unire la natura siciliana all’arte, e senza dubbio sarà una visita curiosa agli occhi di tutti.

 

L’acqua e la piramide

Il filo conduttore è l’acqua, il mare, concepito come elemento semplice e purificante. Fiumara è una parola siciliana che significa “percorso naturale“, ovvero il letto del fiume che rimane asciutto per la maggior parte dell’anno, e solo nella stagione delle piogge rimprovera la sua vita con un torrente d’acqua.

Il canale della Fiumara dell’antico fiume Halesus (che ha dato il nome all’antica colonia greca di origine Siculo) inizia nei pressi di Castel di Tusa e si snoda fino al mare, e alla vicina Messina.

La Fiumara d’Arte annovera fra i suoi nuovi gioielli il Parallelo 38 di Mauro Staccioli, inaugurato nel 2010 ed uno dei posti più visitati. L’imponente piramide che dà il nome al Parallelo 38 sorge a Motta d’Affermo (Messina), e sembra l’occhio di un faro che si affaccia sul mare e sulle Isole Eolie.

Ma il suo significato va oltre, ovvero dall’altra parte del mondo, dove lo stesso parallelo attraversa il confine delle due Coree. Vale la pena visitarla all’alba o al tramonto, quando i raggi cambiano le tinte ferrose del materiale che lo compone. L’interno del tetraedro è visitabile solo su espressa volontà della Fondazione Fiumara d’Arte il 21 giugno, in coincidenza con il solstizio d’estate. Progetti futuri prevedono di ritualizzare l’evento con musica e danza, e di dare alla piramide  una gemella nell’isola di Stromboli alle Eolie.

Questo progetto unico di museo di scultura sotto le stelle rappresenta un insolito esempio di rivalutazione di un’area di scarso interesse turistico e che, grazie alla simbiosi tra arte e natura, ha iniziato ad occupare un posto sulle rotte del nord della Sicilia, permettendo di scoprire un ambiente di grande bellezza incastonato tra i parchi naturali dei Nebrodi e Le Madonie.