Bansky colpisce ancora ed ecco che si presenta a Londra, o perlomeno lo fa un suo portavoce. Chi per esso, si reca nello metro londinese dove, travestito da addetto alle pulizie, entro in uno dei convogli e al posto di pulire, come il travestimento dovrebbe suggerire, dipinge un topo che starnutisce.
Il topo, nero, starnutisce vernice verde su tutto il finestrino della metro. Il riferimento è ovvio. È un modo per sensibilizzare, sempre a modo suo, la popolazione nell’uso delle mascherine. L’autore vuole incoraggiare i londinesi a coprirsi maggiormente il volto per evitare la diffusione del contagio.
Questo topo non è stato l’unico a essere disegnato. Andando verso la cabina del conducente ci si può imbattere in un gruppo di topi impegnati a usare le mascherine come paracadute e a spruzzare del gel disinfettante. Tutt’altro significato. Ovviamente l’opera è stata tolta in quanto i treni della metro devono essere rigorosamente lindi e pinti.
Bansky nella metro di Londra
Le parole del portavoce della compagnia che gestire la metro: “Apprezziamo il fatto di incoraggiare le persone a indossare le mascherine, cosa che sta facendo la stragrande maggioranza dei clienti sulla nostra rete di trasporto. In questo caso particolare, il lavoro è stato rimosso alcuni giorni fa a causa della nostra rigorosa politica anti-graffiti. Vorremmo offrire a Banksy la possibilità di fare una nuova versione del suo messaggio per i nostri clienti in una posizione adatta”.
Purtroppo la mascherina, uno degli strumenti più utili a contrastare l’aumento dei contagi, è spesso visto come un simbolo di oppressione piuttosto che un mezzo di protezione individuale. Finché ci saranno persone ostili ad usare una semplice mascherine, il contagio sarà sempre dietro l’angolo.