536-d-c-lanno-peggiore-in-cui-si-puo-aver-vissuto-altro-che-2020

Nella storia dell’uomo ci sono stati periodi molto difficili. Ora si scherza sul fatto che il 2020 sia uno di quelli, ma la realtà dei fatti che non è neanche lontanamente vero. Negli ultimi cento anni e poco più ci sono state due guerre mondiali, una guerra fredda, una delle pandemie più mortali che abbiamo mai visto, la spagnola, e una miriade di altri eventi poco felici. Detto questo, secondo molti scienziati, l’anno peggiore è stato in realtà il 536 d. C..

Una serie di eventi anomali hanno di fatto incoronato quel periodo come l’era nera, e quell’anno nello specifico è stato il culmine. Il mondo era più freddo del 2,5 gradi rispetto alla media. Se da un lato sembra una buona notizia, in realtà ha reso gli ecosistemi molto fragili. Molte piante non sono riuscite a resistere e questo ha causato diffuse carestie.

Faceva così freddo che in Cina nevicava in piena estate e le giornate di tutta l’Europa, del Medio oriente e di parte del continente asiatico, erano caratterizzate da una densa nebbia che copriva la luce del sole. Di notte non si vedeva niente. Per molti era stato il preambolo della fine del mondo.

 

536 d. C.: un anno terribile

Analizzando il ghiaccio e gli anelli degli alberi più vecchi, si è visto come tutto questo era stato causato da un evento vulcanico, un eruzione che è riuscita a stravolgere il clima. Come si sa, un eruzione vulcanica rilascia nell’aria diverse sostanze chimiche come il diossido di zolfo. Quest’ultimo, mischiandosi con il vapore acqua, crea una sorta di schermatura ai raggi solari che in quel periodo ha portato all’abbassamento delle temperature e alla nebbia.

Se è vero che l’anno 536 d. C. è stato il culmine di questi eventi, negli anni successivi la situazione non è migliorata. Ci sono state altre eruzioni simili e oltre alle carestie sono arrivate anche malattie come la peste.