Torna Postalmarket, con l’ambizione di diventare la versione italiana di Amazon. Il marchio, fallito nel 2015, è stato rilevato nel 2018 dall’imprenditore friulano Stefano Bortolussi, che annuncia da dicembre la nuova versione digitale, solo per gli abbonati.
Certo non si tratterà più del grande catalogo cartaceo illustrato che arrivava in ogni casa fino alla fine degli anni Novanta. Tuttavia la nuova versione si adatterà all’era in cui viviamo, alla facile trasmissione telematica, per abbracciare un vasto pubblico.
Postalmarket, come sarà la nuova versione
Il nuovo Postalmarket tornerà entro Natale. Bortolussi interessato all’impresa già intorno al 2004 occupandosi dell’aspetto marketing, quando il marchio venne poi rilevato da Riccardo di Tommaso. Si trattava già di una azienda in fase di declino, ben diversa dal colosso che Anna Bonomi Bolchini aveva costruito a partire dal 1959 ispirata dal modello statunitense di vendita per catalogo. Infatti, nemmeno quella volta l’iniziativa andò a segno fino a quando non si giunse al fallimento nel 2015 della Postalmarket Spa.
Tuttavia Bortolussi ha custodito l’idea originale. Dunque da quella data ha rilevato il marchio e i numerosi domini (.it e .com) e infine si è messo alla ricerca di un partner tecnologico, che ha finalmente trovato in Francesco D’Avella, titolare della piattaforma di e-commerce Store Eden. Insieme hanno costituito la Postalmarket Srl e contano in breve tempo di trovare un investitore di start-up.
“Abbiamo un sogno ambizioso, proviamo a realizzarlo: vogliamo diventare l’Amazon italiano. C’è molto lavoro da fare”. La tenacia però non manca e nemmeno le idee: “Il nostro modello di business è differente” dal precedente, ma contiamo anche in un remake del catalogo. Sono milioni le persone che si ricordano di Postalmarket e dunque che sono nostri potenziali clienti”, indica l’imprenditore. Quello che conta è di “lanciarne un assaggio entro Natale” e punta a un fatturato tra i 500 milioni e il miliardo di euro nei primi cinque anni.