Il mese scorso una pletora di articoli sono comparsi millantando la scoperta di un universo parallelo. Ovviamente, come sempre in questi casi, una piccola teoria scientifica viene trasformata in una verità provata e comprovata quando nella realtà dei fatti non è neanche lontanamente così. Tutto è nato perché alcuni scienziati hanno male interpretato dei segnali radio in Antartide.
A causa della particolare conformazione del continente ghiacciato, alcuni impulsi radio sono rimbalzati in un modo particolare tra laghi sotterranei e neve compatta. Esaminando i primi risultati, sembra che ci fosse qualcosa di strano. A questi si sono uniti dei neutrini che all’improvviso sono stati visti salire dal terreno, ovviamente con attrezzatura all’avanguardia.
L’universo parallelo
L’arrivo di questi neutrini poteva essere dovuto a diversi elementi. O hanno semplicemente attraversato il nostro pianeta, e sono talmente piccoli che è possibile, o sono qualcosa di completamente nuovo, ovvero una frazione di neutrino. L’altra ipotesi è che siano arrivati da un posto sconosciuto per la fisica, un altro universo.
Le parole degli esperti per quanto riguarda un nuovo documento scientifico in merito a quanto accaduto:
“Quando i raggi cosmici, o neutrini, attraversano il ghiaccio con energie molto elevate, si disperdono sui materiali all’interno del ghiaccio, sui protoni e sugli elettroni e possono far esplodere la radio, un grande segnale radio che gli scienziati possono vedere. Il problema è che questi segnali hanno la caratteristica di impulso radio di un neutrino, ma sembrano attraversare molto di più di quanto sia possibile data la fisica nota. La nostra idea è che parte dell’impulso radio proveniente da un raggio cosmico possa penetrare in profondità nel ghiaccio prima di riflettere, in modo da poter avere il riflesso senza il capovolgimento di fase. Senza capovolgere l’onda, in quel caso, sembra davvero un neutrino.”