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Sembrerebbe il plot di un film horror, anche perché si può aggiungere tranquillamente che si tratta di un antico castello e quindi probabilmente anche infestato. Non è così. Si tratta di una storia vera che ha come protagonisti i musicisti dell’orchestra Boliviana. Quest’ultimi si trovano in quarantena nel Rheinsberg Palace da ormai il 10 marzo a causa del coronavirus.

Si trovavano in Germania per suonare al festival di MaerzMusik quando la pandemia ha preso piede ferocemente in Europa. Da allora, i 20 musicisti sono chiusi nella reggia una volta appartenuta a Federico il grande in attesa di poter tornare in patria.

 

L’orchestra bloccata dal coronavirus

Per passare il tempo, passano un quarto della giornata a esercitarsi. Si divertono a camminare anche per l’enorme parco della villa, il quale però non è competentemente privo di insidie. All’esterno dei confini del castello ci sono infatti 23 branchi di lupi.

I musicisti sono ovviamente al sicuro, ma provare ad addormentarsi quando fuori c’è la luna piena, in una stanza di un castello antico, in un altro paese e sentendo ululare diversi lupi, può essere un’esperienza alquanto strana. Per aggiungere qualcosa in più a questa storia, si dilettano anche a raccontarsi storie di fantasmi e di come uno di questi, il fantasma del defunto re prussiano, vaghi ancora per le stanze dell’edificio.

Molti dei 20 ragazzi non hanno neanche 18 anni. Lamentarsi di una situazione del genere è normale eppure dal web arriva comunque chi insulta questi ragazzi per il fatto che secondo loro “vivono da re”. Loro aspettano solo di poter tornare a casa nello stesso modo con cui sono partiti.