L’emergenza è globale e questo implica che molte persone ne sono coinvolte, più della metà della popolazione mondiale. Con così tante persone coinvolte che necessitano di mascherine risulta ovvio che c’è un’alta possibilità che non tutti riescano a trovarne di disponibili. Per questo motivo un po’ in tutto il mondo le persone stanno cercando delle alternative.
Una delle più gettonate sono le sciarpe, ma le opinioni in merito sono alquanto contraddittorie. Il problema è che già le mascherine a volte vengono viste come una misura non sufficiente, anche quelle fatte bene. Detto questo, sempre più paesi stanno considerando di incentivare l’uso dei metodi alternativi, perlomeno dove non c’è la possibilità di avere una mascherina valida.
Sciarpe, mascherine e coronavirus
Le parole di Martin Marshall, presidente del Royal College of General Practitioners: “Penso che la guida che ci aspettiamo di sentire che le persone che indossano una maschera sia un’attività volontaria, non obbligatoria, abbia un senso e certamente abbia molto senso concentrare le risorse limitate che abbiamo al momento su coloro che hanno più bisogno e quelli sono i professionisti della salute. Non sarà altrettanto buono (usare le sciarpe), ma sarà abbastanza buono date le prove che non ti stai proteggendo indossando queste maschere a meno che non ti capiti di tossire e scoppiettare.”
L’importante allo stato attuale è cercare di ridurre il più possibile i contagi. Qualunque messo che aiuta in questa direzione è ovviamente ben voluto. L’uso di sciarpe, bandane o altri sistemi fatti in casa possono dare una mano in tal senso.