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Da Roma arriva una scoperta particolare che ancora una volta cambia qualche carta in tavola per quanto riguarda il coronavirus. Tracce del virus sono state trovate nelle lacrime di una paziente, e in generale quindi anche nelle normali secrezioni oculari. Si tratta di tracce attive del SARS-CoV-2.

Il tampone alla suddetta era stato fatto a inizio gennaio, ma i risultati dello studio sono stati pubblicati da poco. Gli esperti sono riusciti ad individuare le tracce del coronavirus proprio nelle lacrime il che apre nuovi scenari. Viene sottolineato il fatto che il virus è in grado di replicarsi nelle congiutive.

 

Coronavirus e occhi

Già dalla prime settimane della pandemia si è cercato di far capire come anche gli occhi potevano diventare una via d’accesso per il virus, ma in questo caso la scoperta si muove a un livello successivo. Indica che il virus si può replicare proprio in tale zona del nostro corpo e non essere una mera porta d’entrata.

La scoperta andrà ovviamente a cambiare il modo con cui ci si proteggeva fino ad ora. Per gli operatori sanitari potrebbe cambiare poco visto che utilizzavano protezione per tutta la faccia, ma in generale ci saràqualche cambiamento.

Le parole della direttrice dell’Ospedale Spallanzani, Marta Branca, riportate da Repubblica: “La scoperta dei nostri ricercatori è un altro piccolo tassello che si inserisce nel complicato puzzle di questo virus. La nostra soddisfazione è quella di contribuire, con questa ricerca, a far conoscere meglio i meccanismi di contagio e, quindi, a creare maggiore consapevolezza e sicurezza negli operatori chiamati a confrontarsi con la gestione clinica dei pazienti”.