Praticamente tutto il mondo è alle prese con la pandemia da coronavirus, ma ci sono diverse differenze anche tra i continenti. Il SARS-CoV-2 non è presente allo stesso modo in tutti i paesi, ci sono dei ceppi diversi, tre. Quello che abbiamo in Europa, identificato per la prima volta il 9 febbraio, sembra essere quello pericoloso dei tre.
Il motivo di questa pericolosità è dato dal fatto che risulta essere più mutevole, e quindi imprevedibile. Oltre a questo aspetto, è anche più contagioso il che, già di per sé è un problema visto che è più difficile mitigare i contagi, ma in combinazione con il primo punto allora è tutta un’altra storia.
Coronavirus: il ceppo europeo
Analizzando ben 220 genomi del virus, i ricercatori hanno scoperto queste differenze. Il rischio maggiore di mutazione è dovuto al meccanismo chiamato correzione delle bozze. Questo entra in azione quando il virus si riproduce e serve per cercare di mantenere il codice uguale al virus orinale. Nel ceppo in questione il meccanismo non funziona e quindi è probabile che l’RNA presenti man mano sempre più errori, quindi differenze e potenziali mutazioni.
Le parole dei ricercatori e in particolare quelle di Massimo Ciccozzi, epidemiologo molecolare, e riportare da Repubblica: “Il tasso di mutazione dei virus a Rna è molto alto, fino a un milione di volte più alto di quello del suo ospite. Questo serve al virus per adattarsi, modulando la sua virulenza. Il nostro risultato ci aiuta a comprendere meglio il comportamento del virus. In prospettiva, ci aiuterà a mettere a punto un vaccino specifico e a capire quali sono le terapie più adeguate.”