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Comprendere l’impatto e le alterazioni negli ecosistemi costieri è fondamentale per i gestori e gli ecologi ambientali per gestire in modo efficace e sostenibile lo sviluppo futuro. Ciò include la valutazione della biodiversità, la resistenza ai disturbi e il potenziale di recupero a lungo termine di un’area.

 

Influenze naturali e umane

Nelle aree altamente urbanizzate con prolifiche attività economiche marittime, questa può essere una sfida perché gli habitat vengono modificati da porti, infrastrutture di navigazione, protezione dalle inondazioni, scarichi di acque reflue, contaminanti chimici tossici e dragaggio, che possono influire sulle risorse ecosistema naturale.

Swansea Bay, in Galles, con i suoi due centri urbani, ospita circa 290.000 persone ed è un importante centro industriale, che comprende una grande fabbrica di acciaio e due porti. Per gli scienziati, le aree costiere altamente urbanizzate come Swansea Bay presentano un problema, perché convergono varie influenze naturali e umane che possono essere difficili da svelare o scoprire quali sono le più significative.

Per far fronte a queste difficoltà, un team di ricercatori dell’Università di Swansea ha condotto un potente studio i cui risultati mostrano che i maggiori impatti sulla vita marina nella baia di Swansea provengono da onde e maree piuttosto che da attività umana.

Combinando dati su specie, impatti umani e modelli di onde e maree, lo studio offre il quadro più completo fino ad oggi dei fattori che guidano il cambiamento nella baia di Swansea, una comprensione che consentirà di comprendere meglio la baia e i possibili impatti di nuovi eventi sul suo ecosistema.

 

Integrazione dei dati

Per lo studio, il team di ricerca ha raccolto dati su specie, impatti umani e modelli di onde e maree e li ha introdotti in un modello statistico, che ci ha permesso di valutare l’importanza dei diversi fattori esaminati.

L’integrazione di dati di rilevamento biologico, modelli idrodinamici e dati di impatto antropogenico ha portato a tre principali risultati: (1) onde e maree hanno avuto un impatto maggiore sull’ecosistema della baia rispetto all’attività umana, (2) onde e maree hanno causato più della metà di tutte le variazioni delle specie osservate e (3), infine, specie diverse sono state influenzate da diversi fattori e in varia misura.

Riferendosi a questi risultati, il dott. Ruth Callaway, un ricercatore affiliato alla Facoltà di Scienze dell’Università di Swansea e coautore dello studio, ha dichiarato: “Potrebbe essere una sorpresa dato che si tratta di un’area altamente urbanizzata, ma il maggiore impatto sull’ecologia della baia di Swansea sono le onde e le maree. La nostra ricerca mostra che questi fattori naturali influenzano la vita marina più dell’attività umana“.