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Il primo giorno dell’anno, la sonda New Horizons ha raggiunto Ultima Thule, considerato l’oggetto spaziale più distante che l’uomo potesse raggiungere essendo situato oltre l’orbita di Plutone. Descritto come una “montagna galleggiante”, in orbita attorno al Sole a quattro miliardi di miglia dalla Terra, gli scienziati hanno ottenuto nuove immagini dell’oggetto e non solo sono stati sorpresi, ma completamente attoniti. 

Infatti, la “montagna” in questione è costituita da due corpi sferici, che formano una sorta di “pupazzo di neve” e sono in realtà due dischi o “pancake” come sono stati soprannominati. Le fotografie scattate da New Horizons circa 10 minuti dopo il contatto più vicino dell’oggetto a una velocità di 50.000 km/h rivelano una forma appiattita.

Con le nuove immagini, la comunità scientifica è rimasta sopraffatta dalla forma degli oggetti, incapaci di capire come si siano formati, dal momento che nulla di simile è stato visto in orbita intorno al Sole. Il più vicino è Atlas, una delle lune Saturno, ma questi sono spiegati come oggetti formati vicino al pianeta, nel mezzo dei suoi anelli, invece che nello spazio.

 

Le nuove immagini 

L’arrivo dei dati di New Horizons è lento e l'”eyedropper” è stato estratto da essi, ma gli scienziati dicono che nuovi dati potrebbero aiutare a risolvere le nuove domande poste sulla sua forma.

Ultima Thule è un corpo che si ritiene sia in orbita da miliardi di anni e il suo studio può rivelare come il Sistema Solare si sia evoluto per formare pianeti come la Terra. È considerato un “pianeta seme”. Gli scienziati considerano il corpo celeste una sorta di capsula del tempo di 4,5 miliardi di anni.