Nel 2017, la NASA ha ricevuto dal Presidente degli Stati Uniti il mandato di creare le condizioni che consentano all’agenzia spaziale statunitense di tornare sulla Luna e di organizzare una missione pilotata su Marte per creare una potenziale presenza umana che consentirà, a lungo termine, di creare le condizioni affinché l’umanità colonizzi il resto del Sistema Solare. Ora la NASA ha annunciato che farà il primo passo verso questo obiettivo.
Jim Bridenstine, uno dei maggiori nella Guardia Nazionale e attuale amministratore della NASA, ha annunciato che sta già preparando una missione sulla Luna e che ciò sarà fatto in modi diversi da quelli che furono delle missioni Apollo. Più specificamente, il capo dell’agenzia aerospaziale statunitense ha detto che “quando andremo sulla Luna, sarà per restarci“. Nella prima fase della sua nuova missione, la NASA dovrà stabilire una presenza oltre l’orbita terrestre ed esplorare la superficie lunare per trovare finalmente le posizioni appropriate per creare una colonia.
Dalla Luna a Marte
A lungo termine, la NASA costruirà sulla Luna una piattaforma di lancio per l’esplorazione umana del resto del Sistema Solare, inclusa una missione su Marte. Il Gateway sarà una stazione orbitale lunare che servirà da punto intermedio tra la superficie lunare e la Terra, inclusi i moduli riutilizzabili per un atterraggio sicuro. La NASA utilizzerà il razzo Space Launch System e la sonda spaziale Orion per viaggiare dalla Terra al sito predisposto e sta già progettando le specifiche dei moduli di atterraggio.
Le prime missioni lunari, per costruire moduli di sopravvivenza sulla superficie del satellite naturale della Terra, sono previste per il prossimo decennio.