Anche se molti di noi pensano che l’estate finisca il 21 settembre, in realtà non è così. L’equinozio d’autunno, che segna la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno, non cade sempre il 21 settembre, ma tra il 21 ed il 24 settembre, più spesso il 22 o il 23, e raramente il 21 o il 24. Questo accade a causa del periodo di rivoluzione della terra, che non è esattamente di 365 giorni ma di 365 giorni, 5 ore, 48 minuti e 49 secondi, lo stesso motivo per cui ci sono gli anni bisestili. il ritardo accumulato fa si che l’equinozio cada di solito per due anni il 22 settembre ed i successivi 2 anni il 23 settembre.

L’equinozio è in realtà un momento astronomico molto preciso, in cui la linea d’ombra, che divide la parte illuminata dal Sole della Terra da quella in ombra, attraversa precisamente il Polo Nord ed il Polo Sud. Questo evento si verificherà esattamente alle 3:54 del 23 settembre.

Durante gli equinozi, il sole sorge esattamente ad Est e tramonta esattamente ad Ovest ed il giorno e la notte hanno uguale durata.

 

Equinozio tra scienza e misticismo

L’equinozio rimane comunque una data piena di fascino, con un importante significato simbolico sin dall’antichità, che rappresenta un momento di passaggio, un momento in cui si assottigliano le divisioni tra visibile ed invisibile, tra luce ed ombra.

Sono molti i significati nelle antiche religioni pagane e nell’esoterismo. L’equinozio d’autunno è un momento in cui le forze si bilanciano, prima che la l’oscurità vinca sulla luce per i sei mesi successivi.

 

Tra miti e storia

Diversi miti sono legati agli equinozi in tutte le culture, molti dei quali sono molto somiglianti. Nella cultura celtica, l’equinozio autunnale coincideva con la festa di Mabon, dio della raccolta e della natura, rapito subito dopo la sua nascita e liberato da Culwhch. Questo mito è la variante celtica del mito greco legato a Persefone, figlia di Demetra e Zeus, venne rapita da Ade e portata agli inferi, la madre per il dolore non lasciò fiorire la terra fino a che Zeus non intervenne, ottenendo che Persefone fosse liberata per sei mesi all’anno, mesi in cui Demetra lasciava fiorire la terra e che rappresentano la primavera e l’estate, l’equinozio d’autunno è il giorno in cui Persefone viene liberata da Ade.

L’equinozio veniva festeggiato sin dall’antichità dai druidi con il nome di Alban Elfed, e segnava la fine della mietitura ed il declino del dio Sole a favore delle divinità lunari legate all’inverno. Proprio come ora si festeggia in Cina nello stesso periodo, la Festa della Luna, risalente al II sec. a. C. È il periodo in cui si celebravano i riti di Mithra, il tramite tra divinità ed uomini e legato al cosmo.

Tutt’ora è festeggiato in molti paesi. Nel Regno Unito in questo periodi si festeggia il raccolto. In molti paesi del sud-est asiatico è considerato festa nazionale. In Giappone si festeggia Shuubun No Hi, festa nazionale per il passaggio alla nuova stagione ed è tra i 24 Setsubun, i giorni di transizione più importanti dell’anno. In Iran invece si festeggia il primo giorno del Mehr, uno dei periodi della condivisione e dell’amore.