Cose come l’ossigeno, il cibo e l’acqua sono essenziali per vivere. E tra quelle cose senza le quali non possiamo vivere, c’è anche il sonno. Gli studi parlano chiaro: il sonno ha molti vantaggi. Ci aiuta a mantenere “in salute” la nostra vita emotiva e sociale, oltre a elaborare i ricordi.
Altri studi sottolineano che è un buon modo per risparmiare energia preziosa. Qualcosa, però, che non convince Matthew Walker, dell’Università di Berkeley negli Stati Uniti, o di altri ricercatori che sostengono come la quantità di energia che gli esseri umani immagazzinano durante il sonno equivalga ad una fetta di pane. Quindi, non è neanche una teoria completamente accettabile.
Il sonno REM
Il sonno sembra essere un fattore di vita determinante, quasi universale. È noto che gli esseri umani dormano in una fase chiamata “REM” (movimento rapido degli occhi). Con la definizione del sonno, sembra che la fase REM sia presente anche in altri mammiferi e, certamente, anche nel primo essere umano che ha abitato la Terra milioni di anni fa. Persino i dinosauri, scomparsi circa 65 milioni di anni fa, avevano una fase di sonno REM.
Per alcuni ricercatori non esiste alcuna spiegazione ragionevole per l’origine del sonno REM, associandolo così ad un sottoprodotto di cambiamenti evolutivi. Grazie ad altri studi, sappiamo che il cervello è così attivo durante il sonno REM che assomiglia a quello di un animale completamente sveglio. Da qui, il suo altro nome: “sogno attivo“.
Tuttavia, ci sono altri ricercatori che non credono che il sonno REM sia solo il risultato di un effetto collaterale dell’evoluzione. Alcuni sono più che convinti che esso abbia una funzione importante e reale. E sottolineano come il sonno aiuti a stabilizzare funzioni emozionali nel cervello. Un altro ricercatore, Robert Cantor, ha identificato un’importante caratteristica biologica che tutti gli animali addormentati hanno in comune: un sistema nervoso relativamente complesso e il cervello che passa i segnali trasmessi dai neurotrasmettitori. Cantor sottolinea che, nel tempo, questi neurotrasmettitori si accumulano nella sinapsi, impedendole di funzionare correttamente. Queste molecole devono essere rimosse attraverso un processo che si verifica mentre dormiamo.
Ma nulla assicura che questo sia il fattore determinante del perché il sogno esista. Pertanto, la questione rimane un mistero.