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Sicomoro vincitore Albero dell’anno

Un sicomoro reso famoso grazie ad un film ha vinto il premio “Albero dell’anno” in Inghilterra, mentre in Galles una quercia è stata salvata dall’essere abbattuta proprio grazie a questo premio. Un faggio rosso, dal canto suo, è stato incoronata Albero dell’anno della Scozia e, infine, il vincitore in Irlanda del Nord è un leccio sempreverde molto amato, che si appoggia su un angolo di 45 gradi.

Tutti e quattro hanno vinto a seguito di una votazione pubblica organizzata dal Woodland Trust e, ora, si estenderà per rappresentare ogni albero il proprio paese in Europa in occasione del concorso nel mese di febbraio.

Il vincitore, in Inghilterra, è l’albero Sycamore Gap, uno dei più fotografati del paese, in piedi come una silhouette che si staglia contro il Vallo di Adriano, nel parco nazionale del Northumberland. Il sicomoro, che si è assicurato 2.542 voti su un totale di 11.913 espressi, è anche conosciuto per essere stato l’albero di Robin Hood nella sua apparizione nel film del 1991 “Robin Hood: il principe dei ladri” con Kevin Costner.

L’albero Ding Dong, nella Prestonpans Primary School di East Lothian, ha ricevuto 1.023 voti su 2.671. A detta dello stesso preside, questo albero è talmente amato da essere considerato un membro in più del personale. Il faggio rosso prende il suo nome da un gioco inventato dagli alunni che si sfidano a toccare il tronco al grido di “ding dong”, mentre in altre occasioni diventa lo scenario ideale per alcune lezioni perchè infonde calma ai bambini con caratteri ed emozioni complesse.

Il vincitore dell’Irlanda del Nord è stato un leccio che si trova appena dentro l’ingresso principale del Fairy Glen a Kilbroney Park di Rostrevor, nella Contea di Down. E’ molto amato da ormai diverse generazioni di abitanti del luogo. Kilbroney Park è dimora per numerosi alberi notevoli, ma questo rovere si distingue per una circonferenza di circa 3,6 metri e si appoggia a 45 gradi tanto da sembrare di accogliere in un abbraccio quanti si vogliono ad esso appoggiare. 

Gli alberi sono fonte di ispirazione in tanti modi e punti di riferimento naturali. Diventano tane o rifugi nelle nostre vite e nei paesaggi e ci legano al nostro passato. L’equivalente (naturale) dei nostri migliori edifici.