
I robot umanoidi continueranno a sostituire gli esseri umani nelle professioni sempre più complesse. E ne è convinto il pioniere della robotica Hiroshi Ishiguro. Secondo lui, infatti, robot simili agli umani, come quelli attualmente in fase di sperimentazione come assistente di negozio a Tokyo, in Giappone, forniranno presto una migliore alternativa agli esseri umani nelle professioni che prevedono persino il dover recitare e cantare.
“Ci sono molte possibilità, ad esempio, che diventino pop star“, ha detto Ishiguro. “Un robot androide è più bello, probabilmente, e non è mai stanco e può continuare a cantare canzoni all’infinito“. Ma questo non deve essergli bastato. “E che ne dite di un modello o di giornalisti televisivi e receptionist? Anche le famose stelle del cinema androidi non invecchierebbero mai e così si può mantenere una giovane identità con la creazione di un androide che durerebbe per sempre”.
Ishiguro ha guadagnato l’attenzione di tutto il mondo nel 2010, dopo aver creato una versione androide di se stesso, in grado di svolgere le sue funzioni come docente presso l’Università di Osaka. Il suo laboratorio è stato la culla anche della creazione di una mostra di robot umanoidi progettati per essere indistinguibili dalle loro controparti umane.
“Le persone hanno guardato il mio androide più di quanto non avrebbero guardato me“, ha raccontato Ishiguro. “Penso che sia un buon modo per mantenere la mia autorità e la mia identità. Gli androidi non invecchiano mai, quindi sono pronto a morire“.
Intenzione e il desiderio
I robot umanoidi di Ishiguro potrebbe essere già abbastanza realistici in apparenza, molto simili nelle fattezze agli esseri umani. Ma c’è ancora molto lavoro da fare prima che il suo cervello/interfaccia possa replicare quella di un essere umano.
Un progetto di sei anni è attualmente in corso presso l’Università di Osaka al fine di sviluppare una forma di emozione nei robot attraverso l’intenzione e il desiderio. Grazie ad una migliore comprensione di questi due stati mentali, Ishiguro crede che un robot empatico possa essere sviluppato quanto prima. “L’intelligenza artificiale è in rapida crescita e progresso“, ha commentato Ishiguro. “Per esempio, l’apprendimento profondo. Se usiamo l’apprendimento profondo possiamo avere molte funzioni visive umane, funzioni uditive e, probabilmente, in un prossimo futuro il robot potrebbe essere dotato di un’intelligenza di livello umano. In questo momento, la sfida più grande è quella di attuare l’intenzione e il desiderio. Poi, il robot può avere un più complicato stato interno e una mente“.