onda di Ucluelet
Foto di Abel Escobar da Pixabay

Nel 2020, al largo della costa di Ucluelet, nella Columbia Britannica, una boa sensore di MarineLabs ha rilevato un’onda gigantesca. Oggi, a distanza di qualche anno, quella stessa onda è stata ufficialmente riconosciuta come la più grande onda anomala mai osservata in proporzione.

Cos’è un’onda anomala?

Le onde anomale (dette anche rogue waves) sono onde marine imprevedibili che si sollevano improvvisamente nel bel mezzo dell’oceano. Possono raggiungere altezze molto superiori rispetto alle onde circostanti, rappresentando un pericolo reale per navi e piattaforme offshore.

L’onda di Ucluelet era alta 17,6 metri, mentre le onde vicine erano tre volte più piccole. Questo rapporto estremo è ciò che la rende unica: una proporzione mai vista prima.

Un evento rarissimo

Secondo lo studio pubblicato su Scientific Reports, un’onda di queste caratteristiche ha una probabilità di verificarsi ogni 1300 anni. Per il fisico Johannes Gemmrich, si tratta dell’onda anomala più estrema mai osservata in mare aperto.

Perché è importante?

Negli anni, onde anomale potrebbero aver causato la scomparsa di navi apparentemente senza motivo. Oggi sappiamo che queste onde possono essere fino a quattro volte più potenti di quanto si pensasse. Studiare fenomeni come quello di Ucluelet è essenziale per migliorare la sicurezza marittima.

L’obiettivo: proteggere coste e navi

MarineLabs, l’azienda che ha posizionato la boa rilevatrice, punta a creare una rete globale di monitoraggio costiero. Come ha dichiarato il CEO Scott Beatty:
“Catturare quest’onda unica nel nostro giardino di casa è un segnale del potere dell’intelligenza costiera per trasformare la sicurezza in mare.”

Foto di Abel Escobar da Pixabay