
Quante volte abbiamo fatto una domanda solo per avere l’occasione di parlare di noi stessi? Questo comportamento, che molti praticano inconsapevolmente, ha ora un nome ufficiale: boomeranging.
Secondo uno studio pubblicato sul Journal of Experimental Psychology: General, il boomeranging è una tattica conversazionale egocentrica che, invece di creare connessione, può risultare irritante. Ma perché lo facciamo e come possiamo evitarlo?
Cos’è il boomeranging?
Il boomeranging è il modo di porre domande per poi riportare subito l’attenzione su di sé. È come lanciare un boomerang: la domanda parte dall’interlocutore, ma in realtà ha il solo scopo di tornare a chi l’ha posta.
Esempio tipico:
- “Hai già programmi per le vacanze?”
- “Non ancora, probabilmente resterò in città.”
- “Ah, io invece andrò alle Maldive per due settimane!”
In pratica, la domanda serve solo a creare un pretesto per vantarsi o condividere un’opinione personale.
Le tre tipologie di boomeranging
Gli psicologi Alison Wood Brooks e Michael Yeomans hanno classificato il boomeranging in tre categorie principali:
1. Il “chiedere-vantarsi”
È il caso di chi fa una domanda per poter ostentare un successo personale.
Esempio:
- “Cosa ti ha regalato il tuo partner per San Valentino?”
- “Niente di speciale, solo una cena.”
- “Ah, io ho ricevuto un viaggio a Parigi e una borsa firmata!”
Questo comportamento può sembrare inautentico e poco empatico.
2. Il “chiedere-lamentarsi”
Qui, la domanda è solo un’introduzione per una lamentela.
Esempio:
- “Ti piace la pizza con le acciughe?”
- (Risposta irrilevante)
- “Io la odio, non capisco come si possa mangiare!”
Chi ascolta si sente poco coinvolto, perché la risposta non interessa realmente a chi ha posto la domanda.
3. Il “chiedere-condividere”
Avviene quando qualcuno fa una domanda solo per condividere un pensiero neutro.
Esempio:
- “Hai mai fatto un sogno strano?”
- (Risposta irrilevante)
- “Stanotte ho sognato di volare, è stato incredibile!”
Non è sempre negativo, ma può dare l’impressione che l’interlocutore sia più interessato a se stesso che alla conversazione.
Perché lo facciamo?
Lo studio ha intervistato 155 persone e ha scoperto che molti vedono il boomeranging come un modo per facilitare la conversazione e coinvolgere gli altri.
Tuttavia, il risultato spesso è opposto: chi riceve il boomerang percepisce l’interlocutore come egocentrico e poco sincero.
Come evitarlo e migliorare le conversazioni
- Fai domande autentiche e ascolta con attenzione la risposta senza affrettarti a parlare di te.
- Mostra interesse sincero per ciò che dice l’altro.
- Bilancia la conversazione, evitando di monopolizzarla.
- Usa le tue esperienze per creare connessione, ma senza interrompere l’altro.