La possibilità di viaggiare nel tempo ha sempre acceso l’immaginazione umana, dalle pagine della fantascienza fino ai laboratori di fisica teorica. Eppure, uno studio recente suggerisce che, anche se fosse possibile, i viaggi temporali avrebbero conseguenze sorprendenti e non proprio piacevoli: amnesia totale e orologi inaffidabili.
Viaggi nel tempo: Possibili, ma complicati
Le leggi della fisica, a quanto pare, non proibiscono esplicitamente il viaggio nel tempo. Per la Fisica, il tempo può scorrere avanti o indietro senza contraddizioni, e questa ambiguità ha ispirato decenni di esperimenti teorici che cercano di mettere alla prova i limiti della causalità.
Tuttavia, i metodi ipotizzati fino ad oggi — dalla deformazione dello spaziotempo all’uso dell’incertezza quantistica — sembrano richiedere condizioni non replicabili nella realtà. Nonostante ciò, molti scienziati non escludono completamente la possibilità del viaggio nel tempo.
La scoperta del matematico italiano: Memorie cancellate
Secondo Lorenzo Gavassino, matematico della Vanderbilt University, anche ammesso che sia possibile viaggiare nel tempo, le conseguenze sarebbero poco romantiche. Uno degli effetti collaterali più significativi riguarda la perdita della memoria.
La spiegazione risiede nella Seconda Legge della Termodinamica, che stabilisce che l’entropia (il livello di disordine di un sistema) tende sempre ad aumentare nel tempo. Per Gavassino, questa legge implica che, durante un viaggio temporale circolare — cioè un viaggio che riporta l’astronave viaggiatrice allo stesso punto temporale — l’entropia deve raggiungere un massimo prima di tornare al suo stato iniziale.
Ecco il problema: in prossimità del massimo dell’entropia, i processi biologici del viaggiatore, inclusi la formazione della memoria e il naturale invecchiamento, si invertirebbero. Risultato? Il viaggiatore perderebbe ogni ricordo dell’esperienza al momento del ritorno.
Gli orologi? Non funzionerebbero
Le stranezze non finiscono qui. Gavassino sostiene che gli orologi stessi fallirebbero in un contesto di viaggio temporale. Affinché un orologio possa completare un ciclo temporale chiuso, deve operare in modo da registrare un numero intero di “ticchettii”. Tuttavia, questo introduce sottili difetti che renderebbero gli orologi inutilizzabili per misurare il tempo lungo una curva temporale.
Questo stesso principio, applicato a livello molecolare e atomico, potrebbe causare una disgregazione della materia stessa. In altre parole, le leggi che governano il nostro universo lineare si romperebbero in un viaggio temporale, portando a un mondo completamente alterato.
Viaggi nel tempo: la realtà o solo fantascienza?
Le conclusioni di Gavassino offrono uno sguardo realistico e severo al tema del viaggio nel tempo. Sebbene la possibilità teorica resti aperta, la sua realizzazione pratica comporterebbe sfide apparentemente insormontabili: amnesie, paradossi e persino alterazioni fondamentali della materia.
Ma i veri viaggiatori nel tempo — se esistono davvero — potrebbero avere un’opinione diversa. Forse hanno già trovato una soluzione ai dilemmi posti dalla termodinamica, e camminano inosservati tra di noi.