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Foto di Rebecca Scholz da Pixabay

Un nuovo studio ha scoperto che i cani possono imparare a usare pulsanti sonori per comunicare combinazioni di parole in modo intenzionale, aprendo nuove prospettive sul legame tra esseri umani e animali.

La ricerca e i suoi obiettivi

Lo studio, condotto dal Comparative Cognition Laboratory dell’Università della California a San Diego, ha osservato 152 cani addestrati ad utilizzare schede audio con pulsanti che riproducono suoni specifici (come “cibo” o “fuori”). Attraverso una raccolta di dati durata 21 mesi, sono state analizzate oltre 260.000 pressioni di pulsanti, evidenziando che i cani possono combinare due pulsanti per esprimere bisogni specifici.

I principali risultati

  • Comunicazione non casuale: Combinazioni come “fuori” + “vasino” o “cibo” + “acqua” si verificavano più spesso di quanto ci si aspettasse da un comportamento casuale.
  • Combinazioni intelligenti: I cani usavano i pulsanti non per imitare i proprietari, ma per esprimere necessità chiare e intenzionali, dimostrando una capacità cognitiva significativa.
  • Parole più usate: I pulsanti legati ai bisogni primari (“fuori”, “giocare”, “acqua”) erano i più utilizzati, mentre pulsanti come “Ti amo” venivano premuti più frequentemente dai proprietari.

Un nuovo strumento per capire i cani

Secondo il capo ricercatore Federico Rossano, le schede audio consentono ai cani di comunicare in modo più preciso rispetto agli abbai o ai gesti. I proprietari possono capire esattamente cosa vuole il loro cane, ad esempio combinazioni come “spiaggia” + “fuori” potrebbero indicare il desiderio di andare a passeggiare vicino all’acqua.

Prospettive future

Lo studio rappresenta il primo passo per comprendere le capacità linguistiche canine. I ricercatori vogliono approfondire se i cani possano:

  1. Fare riferimenti al passato o al futuro, come un evento che è accaduto o che vogliono che accada.
  2. Creare nuove combinazioni, ad esempio inventando frasi per indicare concetti per cui non hanno una parola.

Se i cani riuscissero a esprimere idee più complesse, ciò rivoluzionerebbe il modo di intendere l’intelligenza e la comunicazione animale, ponendo nuove basi per il dialogo interspecie.

Questa ricerca rappresenta un importante passo avanti nello studio della cognizione animale, evidenziando come i cani possano apprendere strumenti per esprimere i propri pensieri. Oltre a migliorare la comprensione dei nostri amici a quattro zampe, tali studi rafforzano il legame tra umani e cani, dimostrando quanto questi animali siano davvero i “migliori amici dell’uomo”.