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Foto di NASA su Unsplash

La Stazione Spaziale Internazionale è stato un progetto ambizioso che da ormai diversi anni ha superato la vita prevista all’inizio. I problemi in orbita sono stati molti e ormai si era scelto di proseguire per la strada della distruzione della suddetta. Finalmente la NASA è riuscita ad andare avanti con questo progetto scegliendo l’attore che dovrà effettivamente eseguire tutto questo. Si parla di SpaceX, la compagnia privata che negli anni ha ricevuto numerosi fondi dalla compagnia spaziale statunitense.

Le parole del portavoce della NASA: “La scelta di un veicolo statunitense per la deorbitazione della Stazione Spaziale Internazionale aiuterà la NASA e i suoi partner internazionali a garantire una transizione sicura e responsabile nell’orbita terrestre bassa al termine delle operazioni della stazione. L’obiettivo è abbattere l’intera stazione in modo sicuro, in modo che non colpisca niente e nessuno”.

 

La Stazione Spaziale Internazionale verrà distrutta nel 2030

La Stazione Spaziale Internazionale è di fatto il più grosso oggetto mai messo in orbita dall’uomo. E’ modulare il che ha permesso di proseguire per più step e questo lo si farà anche nella direzione opposta anche se non esattamente nello stesso modo. Prima si staccheranno i pannelli solari e altri pezzi più esterni. Successivamente toccherà ai primi moduli e poi al blocco centrale.

Proseguendo in questo modo, la maggior parte dei pezzi della Stazione Spaziale Internazionale si distruggeranno riscendendo sulla Terra mentre quelli più grossi, ben pochi, finiranno nell’Oceano Pacifico, e più nello specifico, nella zona più remota del nostro pianeta. Questo avverrà solo tra sei anni e nel frattempo verrà gestita come sempre.