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Foto di Hans Reniers su Unsplash

Un nuovo studio condotto dall’Università del Michigan e pubblicato su Amyotrophy Lateral Sclerosis and Frontotemporal Degeneration ha gettato luce su un potenziale legame preoccupante tra lo stoccaggio di sostanze chimiche nei garage di casa e l’aumento del rischio di sviluppare la sclerosi laterale amiotrofica (SLA), nota anche come malattia di Lou Gehrig.

Secondo i risultati di questa ricerca, sostanze chimiche comuni presenti nei garage, come benzina, pesticidi e vernici, possono contribuire al rischio di SLA. Questo concetto di “espositoma della SLA” sottolinea l’esposizione cumulativa alle tossine ambientali attraverso varie attività, tra cui anche la falegnameria e il giardinaggio, che utilizzano sostanze chimiche volatili.

L’analisi dei dati di oltre 600 partecipanti ha rivelato un’associazione significativa tra lo stoccaggio di sostanze chimiche volatili nei garage adiacenti e un aumento del rischio di SLA. In particolare, i flussi d’aria dai garage agli spazi abitativi possono trasportare inquinanti atmosferici, aumentando l’esposizione a sostanze dannose.

Questi risultati hanno implicazioni importanti, suggerendo che le esposizioni quotidiane nell’ambiente domestico possono influenzare significativamente il rischio di SLA. Studi precedenti hanno anche collegato pesticidi e policlorobifenili (PCB) a tassi di sopravvivenza peggiori per i pazienti affetti da SLA.

In conclusione, comprendere come le esposizioni ambientali possano influenzare le malattie neurodegenerative è cruciale per sviluppare strategie di prevenzione e riduzione delle esposizioni dannose negli ambienti domestici. Questo studio offre un importante contributo a tale comprensione e sottolinea l’importanza di adottare pratiche più sicure nello stoccaggio e nell’uso di sostanze chimiche in casa.