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Foto di Anton Maksimov 5642.su su Unsplash

Nel folklore moderno la figura del vampiro è ormai cosa passata tano che anche nei media ormai è quasi sparito. Se prima di questo periodo Dracula era considerato il principe delle tenebre insieme ai suoi adepti, ancora prima le leggende terrorizzavano molte popolazioni e gli scavi archeologici ce lo dimostrano. Eloquente è il caso dei resti un bambino ritrovato che aveva poco meno di 7 anni i cui resti sono stati trovati in villaggio polacco.

A Pien, in quella che in senso lato si potrebbe considerare un necropoli, è stata trovata una sepoltura particolare. Si parla di quello che ai tempo è stato visto come un vampiro. Lo si evince proprio da come è stato sepolto ovvero a faccia in giù e legato addirittura con un lucchetto per cercare di rendere la sua eventuale fuga ancora più difficile.

 

Non un solo vampiro

Non è stato neanche il ritrovato più macabro in quella zona. In precedenza, in realtà appena qualche metro di distanza, è stata trovata una donna, un altro temuto vampiro a giudicare da com’è stata sepolta. C’era sempre un lucchetto, ma a questo giro era attaccato all’alluce, ma il peggio era la presenza di una falce all’altezza del collo. L’idea era quella che in caso di risveglio, si sarebbe decapitata da sola.

Questi due sono forse i ritrovamenti più emblematici della paura di quel periodo, il 17° secolo, ma gli archeologi della zona hanno spiegato che la zona è piena. Oltre 100 tombe sono state trovate e ed erano molte quelle che presentavano tecniche pensate per fermare il vampiro sepolto.