
L’Alzheimer è tra le malattie neurodegenerative più comuni e terribili. Colpisce soprattutto gli anziani, ma esiste anche la forma giovanile, sicuramente più rara che però conta comunque 4 milioni di casi nel mondo. Si parla di un range di età tra i 30 e i 64 anni e sintomi possono mostrarsi ben prima di questo fascia anche se poi la diagnosi può arrivare decine di anni dopo.
I sintomi precoci possono risultare alquanto ignorabili, condizioni che una persona può attribuire ad altri motivi, ma che in alcuni casi sono proprio segnali precoci dell’Alzheimer. Una minore attenzione, molto vago appunto, ma anche avere difficoltà specifiche nel imitare banali gesti della mano e una maggiore difficoltà nel capire lo spazio attorno a sé.
I segni precoci del morbo di Alzheimer
L’esordio precoce del morbo di Alzheimer non è caratterizzato solo dalla comparsa anticipata dei sintomi, ma nel cervello il cambiamento fisico è diverso. Ci sono alcune aree del cervello presentano uno squilibrio chimico diverso che spiega alcune caratteristiche, come la minore aspettativa di vita. Nello specifico le aree coinvolte sono quelle che elaborano la raccolta di informazioni da parte dei sensi. Al contrario invece, il danno all’ippocampo sembra risultare ridotto, la parte adibita alla memoria, tra le altre cose.
Quando si parla di Alzheimer tardivo, le cause possono essere moltissime e tra queste molte riguardano anche lo stile di vita avuto fino a quel momento. Per quanto riguarda quello precoce invece c’è da considerare soprattutto la genetica con alcuni geni che sono stati collegati più spesso a questa malattia.