I moscerini della frutta potrebbero essere più complessi di quello che si pensi. Apparentemente subiscono un invecchiamento accelerato con una conseguente durata di vita ridotta se esposti alla vista di altri esemplari morti. Gli insetti, tipicamente attratti dalla materia in decomposizione, mostrano una maggiore sensibilità nei confronti delle loro controparti defunte.
Lo studio condotto dagli scienziati dell’Università del Michigan ha rilevato che i moscerini della frutta allevati in presenza di mosche morte hanno subito una riduzione di quasi il 30% della durata della vita rispetto a quelli allevati tale esposizione. I ricercatori ritengono che le intuizioni ottenute dallo studio dei moscerini della frutta potrebbero essere rilevanti per le persone che si confrontano regolarmente con la morte, come gli operatori sanitari.
I moscerini della frutta possono essere molto complessi
Durante lo studio, i ricercatori sono riusciti a trovare dei circuiti cerebrali specifici che si sono attivati quando i moscerini della frutta hanno visto dei corpi della loro specie. Due tipi di neuroni, denominati R2 e R4, sono risultati particolarmente attivi nelle mosche allevate in un ambiente con controparti decedute. Stimolandoli artificialmente sono riusciti ad ottenere lo stesso risultato.
Per i ricercatori è possibile che questa esperienza abbia portato i moscerini ha sperimentare semplicemente uno stato depressivo portando a una diminuzione della longevità. Sebbene questa ricerca sia incentrata sui moscerini della frutta, offre potenziali implicazioni per comprendere l’impatto della morte sugli organismi e solleva interrogativi sugli effetti psicologici e fisiologici che potrebbe avere su varie specie, compresi gli esseri umani.