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Il riscatto della laurea è una misura introdotta in Italia nel 1996 per permettere ai laureati di riscattare i contributi previdenziali versati durante gli anni di studio e contare tali periodi per la maturazione del diritto alla pensione. Questa misura consente ai laureati di riscattare i contributi previdenziali pagati durante gli anni di studio, al fine di avere un maggior numero di anni di contribuzione per il calcolo della pensione.

Il riscatto della laurea si basa su una tariffa stabilita dal Ministero dell’Economia e delle Finanze che viene calcolata in base all’anno di iscrizione alla facoltà e alla durata del corso di laurea. Inoltre, è possibile riscattare anche gli anni di corso di specializzazione o di dottorato di ricerca.

Il calcolo del costo del riscatto della laurea è determinato sulla base di una quota di contribuzione equivalente a quella versata dai lavoratori dipendenti e autonomi. La quota da versare è calcolata moltiplicando il numero di anni di studio riscattabili per il contributo annuo medio. Tuttavia, la tariffa di riscatto può variare a seconda dell’anno di iscrizione e della durata del corso di laurea.

Inoltre, è importante sottolineare che il riscatto della laurea può essere effettuato in un’unica soluzione oppure in modalità rateale, con un massimo di 120 rate mensili. Il riscatto della laurea può essere effettuato anche in seguito all’ottenimento della laurea, ma deve essere completato entro un determinato periodo di tempo. Tuttavia, il costo del riscatto può essere elevato, quindi è importante valutare attentamente se conviene effettuare questa operazione, anche in considerazione del fatto che gli effetti del riscatto sulla pensione sono limitati.