
Ormai volare per molti è diventata una consuetudine e in generale è qualcosa che molti provano almeno una volta nella vita. Se da un lato quindi sembra normale, da un altro lato ci sono anche degli effetti sul nostro organismo. Soprattutto quando si parla di voli particolarmente lunghi, il nostro corpo va a reagire, e si parla di aspetti non positivi.
Volare: gli effetti delle lunghe tratte
Uno degli effetti più comuni che si possono provare sui voli è la disidratazione. Le cabine, per come sono pensate per poter volare con sicurezza e comodità, presentano un livello bassissimo di umidità. Questo di fatto va a influire sull’organismo. Con una colpa minore in quanto più legato al comportamento di una persona, capita sulle lunghe tratte di bere più alcol che acqua avendo quindi tale effetto.
Un altro fenomeno comune è il provare sensazioni sgradevoli alle orecchie, all’intestino e anche al naso a volte. La causa di queste sensazioni è da attribuire esclusivamente alla pressione della cabina che cambia anche più volte durante una tratta. Un altro effetto legato al volare è il sentirsi assonato per a causa della pressione, al cervello arriva meno ossigeno portando con sé, appunto, una sensazione di nebbia e stanchezza.
Un rischio minimo, ma presente e pericoloso è quello di sviluppare dei coaguli di sangue. La colpa di questo rischio è legato allo stare seduti per un lungo periodo di tempo. Il rischio principale è alle gambe, la trombosi venosi profonda, i quali possono raggiungere fino ai polmoni.