Lo scarico del lavandino potrebbe essere un posto molto pericoloso. Foto di Rolf da Pixabay

Le tubature e lo scarico del lavandino non sono dei posti in cui di certo vorremmo andare ad infilare le mani e spesso sono sgradevoli, ma ciò che non sappiamo è che sono anche pericolosi. Lo scarico del lavandino, le spugne e gli stracci sporchi, sono infatti un habitat ideale per microrganismi dannosi.

Secondo un nuovo studio dell’Università di Reading e del Centro britannico per l’ecologia e l’idrologia, un team di ricercatori ha scandagliato a fondo questo disgustoso habitat, analizzando oltre 250 comunità fungine che possono proliferare nel lavandino. In particolare le ricerche si sono concentrate sui lavandini del bagno in un campus universitario.

 

Un’analisi dettagliati dello scarico del lavandino: muffi e funghi

Per condurre dunque la sua ricerca, il team guidato dal bioinformatico dell’Università di Reading, Soon Gweon, ha raccolto campioni dallo scarico del lavandino nei diversi bagni dei 20 edifici che compongono il campus principale dell’università.

I campioni sono stati raccolti con dei tamponi sterili, indicando con esattezza in quale bagno e in quale punto dello scarico erano stati raccolti. I dati includevano anche dettagli come lo scopo e la destinazione del bagno in cui sono stati prelevati i campioni (ad esempio il bagno degli uomini e delle donne della palestra), e se l’acqua che scorreva nello scarico era calda o fredda.

Dai campioni prelevati i ricercatori hanno estratto il DNA che hanno poi analizzato tramite PCR, ovvero l’amplificazione della reazione a catena della polimerasi. I dati ottenuti sono stati dunque analizzati con tecniche di bioinformatica per identificare i microbi presenti nei campioni.

Una volta riconosciuti gli abitanti dello scarico del lavandino, i ricercatori hanno scoperto che si trattava per lo più di funghi e muffe, come ci si aspettava. Ciò che invece i ricercatori non si aspettavano, era di scoprire che le diverse colonie fungine dei diversi bagni, per quanto diverse, erano piuttosto simili tra loro.

 

Una comunità fungina alquanto ricca

Negli scarichi del campus il team ha trovato circa 375 generi di funghi provenienti da una serie di classi, ordini e famiglie. Sono rappresentati in queste colonie ben sette diversi phyla. Ma nonostante l’elevata biodiversità all’interno di ogni scarico, tutte le comunità fungine hanno mostrato profili tassonomici sorprendentemente simili, ovvero l’elenco e il rapporto dei funghi non variava molto da scarico a scarico, o anche da edificio a edificio.

I ricercatori non sono ancora certi del motivo di questa somiglianza, ma suppongono che potrebbe riflettere “un uso simile” dei lavandini nel campus. La maggior parte di essi infatti vengono utilizzati soltanto per lavarsi le mani.

 

I rischi per la salute

Secondo la ricerca è probabile che gli scarichi dei lavandini possono fungere da serbatoi per alcune muffe, lieviti e altri funghi, e potenzialmente potrebbero ospitare e aiutare la proliferazione e la diffusione di specie che possono essere dannose per gli esseri umani.

Gweon spiega infatti che gli scarichi dei lavandini sono stati sino ad ora scarsamente considerati sotto certi aspetti, ma questa ricerca “potrebbe essere una scoperta davvero importante per coloro che stanno cercando di aiutare le persone immunocompromesse a evitare le infezioni da alcuni dei patogeni opportunisti che potrebbero essere in agguato negli scarichi, come il Fusarium”.

Tra le specie presenti nello scarico del lavandino, i ricercatori hanno notato ad esempio che il genere più abbondante e onnipresente era l’Exophiala, un “lievito nero” che include specie terrestri e acquatiche. “Le specie di Exophiala possono essere considerate patogeni opportunisti che causano infezioni cutanee e superficiali” e potrebbero non rappresentare un rischio elevato in generale, ma “sono state documentate infezioni sistemiche fatali.