
L’uomo ha i propri virus abituali così come le diverse specie animali hanno i loro. Quando uno di questi fa un salto verso altri, ecco che possono nascere i problemi. Lo abbiamo visto tranquillamente con il coronavirus che causa il Covid-19, ma più in piccolo anche con il vaiolo delle scimmie. Proprio quest’ultime potrebbero nascondere un altro pericolo per noi.
Secondo una ricerca dell’università del Colorado Boulder, c’è una famiglia di virus già noti alle scimmie che potrebbero a breve fare il salto verso l’uomo. Si parla di un agente patogeno della famiglia degli arterivirus che sono già di per sé un pericolo per questi animali e potrebbero esserlo molto di più per noi.
Le scimmie e la famiglia degli arterivurs
Le parole dei ricercatori: “Questo virus animale ha capito come accedere alle cellule umane, moltiplicarsi e sfuggire ad alcuni degli importanti meccanismi immunitari che ci aspetteremmo per proteggerci da un virus animale. È piuttosto raro. Dovremmo prestarci attenzione. Solo perché non abbiamo ancora diagnosticato un’infezione da arterivirus umano non significa che nessun essere umano sia stato esposto. Non abbiamo cercato. “La nostra speranza è che, aumentando la consapevolezza dei virus a cui dovremmo prestare attenzione, possiamo anticipare questo problema in modo che se le infezioni umane iniziano a verificarsi, ce la faremo rapidamente.”
Il virus di queste scimmie studiato è noto per causare la febbre emorragica scimmiesca che ha dei sintomi molto simili all’ebola. Il virus si attacca a un recettore di questi animali noto come CD163 e l’uomo ne presenta una versione simile. Come è stato visto in laboratorio, il virus è capace di attaccarsi a quest’ultimo e per questo può essere un rischio per l’uomo.