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Il futuro dell’uomo è nello spazio? Difficile dirlo, ma sicuramente in molti pensano che sia proprio così. Di sicuro esplorarlo e studiarlo può avere molta importanza per la nostra evoluzione. Tra i tanti aspetti da approfondire per poter raggiungere obiettivi sempre più ambiziosi c’è quello dei carburanti. Ci sono allo studio moltissime alternative a quelli normalmente utilizzati e tra questi si parla anche di batteri.

Si parla di un biocarburante di nuova generazione basato sostanzialmente da una semplice sostanza prodotta dai batteri Streptomyces alla cui base c’è una molecola antimicotica. Un aspetto particolarmente promettente di questo carburante sarebbe la mancata produzione di scarto del carbonio che finisce nell’atmosfera. Anche l’efficienza energetica potrebbe risultare migliore aiutando così anche i problemi relativi al peso.

 

Un carburante basato sui batteri

Le parole dei ricercatori: “Dato che questi combustibili sarebbero prodotti da batteri alimentati con materia vegetale, bruciarli nei motori ridurrà significativamente la quantità di gas serra aggiunto rispetto a qualsiasi combustibile generato dal petrolio. Gli acidi grassi risultanti contengono fino a sette anelli di ciclopropano incatenati su una spina dorsale di carbonio, guadagnandosi il nome di fuelimicine. In un processo simile alla produzione di biodiesel, queste molecole richiedono solo una fase di lavorazione chimica aggiuntiva prima di poter fungere da combustibile”.

Come detto, un aspetto importante non è solo al riduzione di inquinanti rilasciati nell’alta atmosfera, ma l’efficienza energetica. La potenza prodotta da questi combustibili basati sui batteri, perlomeno nelle simulazioni, arriverebbe fino a 50 megajoule per litro. Uno dei carburanti più comuni per razzi arriva a 35 megajoule.