
Grazie al ritrovamento e all’analisi di alcuni fossili, un team di ricercatori e paleontologi dell’Università di Zurigo, ha potuto identificare ben due nuove specie di delfini preistorici. I ritrovamento è avvenuto in quella che oggi è la Svizzera, ma che 20 milioni di anni fa era un mare ricco di vita, popolato da moltissime creature, tra cui questi delfini ormai scomparsi.
300 fossili per due nuove specie di delfini preistorici
Per giungere alla loro conclusione ed identificare le due nuove specie di mammiferi marini, i ricercatori hanno analizzato circa 300 fossili ritrovati in questi luoghi e conservati in diversi musei svizzeri. Si trattava principalmente di frammenti di denti, vertebre e ossa, che i ricercatori hanno trovati tra gli strati dei sedimenti marini.
In particolare, particolarmente utili per le ricerche, si sono rivelate essere le ossa dell’orecchio interno di queste creature. Si tratta infatti di ossa difficili da trovare tra i reperti fossili, ma fondamentali per la classificazione della specie. E proprio grazie all’analisi di questi reperti, i ricercatori sono riusciti ad individuare le due nuove specie.
Si tratta di squalodelfinidi e kentriodontidi
Per lo studio dei reperti, il team di ricerca ha utilizzato una particolare tecnica di imaging 3D, la microtomografia computerizzata. Grazie a questa tecnica, partendo dalle ossa ritrovate, i ricercatori hanno potuto costruire delle immagini estremamente precise dei tessuti più molli presenti attorno ad esse.
Ricostruendo l’orecchio interno di questi animali, i ricercatori hanno potuto stabilire quali fossero le capacità uditive di questi antichi delfini preistorici e di conseguenza, farsi un idea di quali fossero le loro preferenze relative all’habitat.
Dall’analisi dei dati i ricercatori hanno stabilito che le nuove specie individuate appartengono agli kentriodontidi e agli squalodelfinidi, antichi gruppi di mammiferi marini correlati ai moderni delfini e ai capodogli.
Ph. Credit: Gabriel Aguirre-Fernández, Jürg Jost, Sarah Hilfiker.