
Le barriere coralline sono tra gli ecosistemi più a rischio al mondo a causa soprattutto dell’aumento delle temperature degli oceani così come anche l’aumento dell’acidità dovuta alla presenza di sempre più anidride carbonica. L’aspetto che finora più di tutti mostra lo stato di salute delle suddette sono i colori, così come anche ovviamente gli animali che ci vivono, ma c’è anche altro.
Alcuni ricercatori stanno sperimentando altro per cercare di salvare le barriere coralline. Si sta parlando dei suoni, i naturali suoni che contraddistinguono un luogo vivo o uno morto, o comunque morente. Tutti gli animali che ci vivono fanno rumore e studiando quest’ultimo e mettendolo a confronto si può cercare di capire quali sono gli habitat in via di estinzione.
Barriere coralline e il suono della vita
Le parole dei ricercatori: “I nostri risultati mostrano che un computer può rilevare schemi che non sono rilevabili dall’orecchio umano. Può dirci più velocemente e con maggiore precisione come stanno le barriere coralline. In precedenza ci affidavamo all’ascolto manuale e all’annotazione di queste registrazioni per fare confronti affidabili. Tuttavia, questo è un processo molto lento e le dimensioni dei database dei paesaggi sonori marini stanno salendo alle stelle grazie all’avvento dei registratori a basso costo”.
Per raggiungere i loro obiettivo i ricercatori stanno usando un algoritmo che di fatto mette a confronto i suoni degli habitat in questione. L’algoritmo, a differenze dell’orecchio umano, è in grado di individuare differenze impercettibili che potrebbero nascondere le risposte che si cercano. Ora bisogna mettere in pratica quanto raccolto finora.