Per anni e anni i videogiochi sono stati additati come la causa di ogni male, anche e soprattutto per quanto riguarda l’ipotetico istupidimento dei bambini. Secondo un nuovo studio non è così invece, ma proprio quest’ultimi possono essere una fonte di aumento dell’intelligenza. Si parla in generale di un piccolo aumento delle facoltà cognitive non ignorabile.
Una parte collaterale di questo studio era anche vedere gli effetti del guardare la televisione o dell’usare i social network sempre sull’intelligenza dei bambini. Ai contrario dei videogiochi non è stato segnalato nessun aumento, ma in realtà neanche una diminuzione rilevabile. Ovviamente però quando si parla di comportamenti del genere, è soprattutto la quantità di ore che porta a un effetto.
Videogiochi: un reale allenamento per la mente
Le parole dei ricercatori: “I media digitali definiscono l’infanzia moderna, ma i suoi effetti cognitivi non sono chiari e sono oggetto di accesi dibattiti. Riteniamo che gli studi con dati genetici potrebbero chiarire le affermazioni causali e correggere il ruolo tipicamente non contabilizzato delle predisposizioni genetiche. I nostri risultati supportano l’affermazione che il tempo passato davanti allo schermo in genere non compromette le capacità cognitive dei bambini e che giocare ai videogiochi può effettivamente aiutare ad aumentare l’intelligenza.”
Lo studio si è basato sui dati ricavati da quasi 5.000 bambini con l‘età compresa tra i 9 e i 10 anni. Sono state raccolte informazioni su due anni di utilizzo costante dei mezzi sopracitati, nello specifico quasi tre ore al giorno. Tra i bambini in cui il tempo è stato usato maggiormente per giocare, il punteggio di QI era mediamente più alto di 2,5 punti.