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Capodanno nel mondo. Foto di S. Hermann & F. Richter da Pixabay

Il Capodanno è ormai festeggiato praticamente in tutto il mondo e per ogni Paese esistono diverse usanze, pagane o religiose, per assicurarsi un anno venturo sereno e fortunato. Le civiltà di tutto il mondo celebrano l’inizio di ogni nuovo anno da almeno quattro millenni.

 

Le tradizioni comuni, o quasi, in tutto il mondo

Oggi, la maggior parte delle festività di Capodanno inizia il 31 dicembre, l’ultimo giorno del calendario gregoriano, e continua fino alle prime ore del 1° gennaio. Tradizioni comuni a quasi tutti i paesi del mondo includono la partecipazione a feste, spesso in famiglia, mangiare cibi speciali, fare propositi per il nuovo anno e guardare i fuochi d’artificio.

In molte parti del mondo i piatti della tradizione di Capodanno includono i legumi, che si pensa assomiglino a monete e portino ricchezza nell’anno nuovo. Ad esempi in Italia si mangiano le lenticchie a mezzanotte mentre negli Stati Uniti, soprattutto al sud, si preferiscono i fagioli dall’occhio.

In altri paesi il simbolo della prosperità è il maiale, che compare quindi sulla tavola di Capodanno a Cuba, in Austria, Ungheria, Portogallo e altri paesi. In Svezia e Norvegia, invece, a Capodanno viene servito il budino di riso con una mandorla nascosta all’interno; si dice che chi trova la sorpresa può aspettarsi 12 mesi di fortuna. Usanze simili che comportano il nascondere qualcosa nel cibo, sono adottate anche in altre parti del mondo, come Portogallo e Messico.

Altre usanze comuni in tutto il mondo includono i fuochi d’artificio e fare buoni propositi per il nuovo anno, una pratica che si ritiene possa risalire all’antica Babilonia. Gli antichi babilonesi erano infatti soliti fare promesse, come pagare i debiti e restituire gli attrezzi presi in prestito, per guadagnarsi il favore degli dei in vista del nuovo anno.

Ma facciamo ora un giro per il mondo, alla scoperta di alcune tra le più particolari, bizzarre o famose usanze di Capodanno.

 

Il Capodanno nelle Americhe

Negli Stati Uniti, la tradizione più iconica per festeggiare l’arrivo del nuovo anno è il lancio di una palla gigante in Times Square, a New York. L’evento, che ha luogo allo scoccare esatto della mezzanotte, è seguito da milioni di persone in tutto il mondo e si ripete quasi ogni anno dal 1907.

In Argentina, alle più tradizionali usanze, si aggiunge quella più particolare dei cittadini di La Plata. Qui infatti è tradizione creare delle bambole giganti, per lo più fatte di carta e legno con alcuni fuochi d’artificio, che vengono poi bruciate dopo la mezzanotte. Ma la celebrazione pubblica più importante in Sud America, e una delle più grandi al mondo, è lo spettacolo pirotecnico sulla spiaggia di Copacabana a Rio de Janeiro, in Brasile.

Anche in El Salvador è usanza dare fuoco ai fantocci. Quasi tutte le famiglie creano una rappresentazione, da ritagli di carta e vecchi vestiti, delle cose che non sono piaciute nell’anno precedente. Si tratta in genere di celebrità famose, politici, dipendenti pubblici e persino cartoni animati. I fantocci vengono posizionati fuori casa e vengono bruciati a mezzanotte per far sparire il vecchio anno. A volte i più coraggiosi saltano attraverso queste effigi in fiamme 12 volte esprimendo un desiderio per ogni mese.

In Costa Rica invece, come in Spagna ed in molti paesi di lingua spagnola, si usa mangiare 12 chicchi d’uva che rappresentano 12 auguri per il nuovo anno. Un’altra usanza comune in Costa Rica ed in molti paesi sudamericani, è quella di correre attraverso la strada, la notte di Capodanno, con i bagagli per portare nuovi viaggi e avventure nel prossimo anno.

Le vedove dell’anno vecchio creano scompiglio in Ecuador

Un’altra tradizione davvero particolare per Capodanno è quella ecuadoregna. In Ecuador infatti la tradizione prevede che gli uomini, la notte di Capodanno, si vestano da donne con un trucco dall’aspetto pacchiano, parrucche colorate a buon mercato e gambe molto pelose sfoggiate sotto una minigonna.

Questo travestimento rappresenta la “vedova” dell’anno passato. Le “vedove” poi scendono in strada e fermano ogni macchina che passa per parodiare una qualche forma di ballo sexy e spesso gli autisti sono costretti a dare alle “vedove” alcune monete per ottenere il passaggio per la strada.

In Messico è tradizione fare un elenco di tutti gli eventi negativi o infelici degli ultimi 12 mesi, poi poco prima di mezzanotte, l’elenco viene gettato nel fuoco per cancellare la negatività del vecchio anno e non portarla in quello anno. Nello stesso momento si ricordano anche tutte le cose buone dell’anno che sta per concludersi affinché continuino anche nell’anno nuovo.

 

Il Capodanno in Asia e nel Sud Est asiatico

In Giappone a Capodanno ci si prepara ad accogliere Toshigami (年神), il dio del nuovo anno. I giapponesi puliscono le loro case e nei templi buddisti suonano le campane 108 volte a mezzanotte per ricordare i 108 elementi di bonō (煩悩), gli stati mentali che portano i giapponesi a compiere azioni non salutari.

Nelle Filippine ci sono invece diverse usanze e rituali che devono essere fatte esattamente a mezzanotte: spargere monete per aumentare la ricchezza nel prossimo anno, saltare per aumentare l’altezza e mangiare dodici chicchi d’uva, uno per ogni mese dell’anno.

L’usanza filippina prevede anche che a mezzanotte si producano rumori forti ad esempio soffiando in trombette di cartone o plastica chiamate torotot, battendo su pentole e padelle, suonando musica ad alto volume, suonando i clacson delle automobili o accendendo petardi e cannoni di bambù. Si tratta di un rituale apotropaico, secondo cui il frastuono è capace di allontanare la sfortuna e gli spiriti maligni.

 

Le tradizioni europee per Capodanno

In Belgio il 1° gennaio i bambini leggono la loro “lettera di Capodanno” e regalano ai genitori e ai padrini biglietti di auguri su carta decorata con putti e angeli dorati, rose colorate e ghirlande legate con nastro. Un’altra tradizione particolare, è quella degli allevatori che augurano anche ai loro animali un felice anno nuovo.

Nel capodanno finlandese invece si prevede la sorte del nuovo anno nel piombo. Una tradizione finlandese è infatti quella della la molibdomia, ovvero prevedere le sorti del nuovo anno sciogliendo il piombo in un pentolino sul fuoco e gettandolo velocemente in un secchio di acqua fredda. La massa di metallo risultante viene analizzata, ad esempio interpretando le ombre che proietta alla luce delle candele. Le previsioni del piombo però non vengono mai prese sul serio.

Anche in Germania la molibdomia è una tradizione di Capodanno. Altre azioni di buon auspicio sono toccare uno spazzacamino o strofinare della cenere sulla fronte per buona fortuna e salute.

Parlare con gli animali e lanciare torte: le usanze particolari di Ungheria e Irlanda

Secondo un’antica credenza ungherese, ormai caduta in disuso, si credeva invece che la notte di Capodanno gli animali fossero in grado di parlare e che le bucce di cipolla cosparse di sale potessero indicare un mese piovoso nell’anno venturo.

In Irlanda, terra di tradizioni e magie era invece usanza non togliere nessun tipo di bene o cibo dalla casa il giorno di Capodanno, Si pensava che così facendo non sarebbe mai mancato nulla nel nuovo anno. Se qualcosa veniva invece tolto dalla casa, allora nel nuovo anno questa sarebbe rimasta vuota e non vi sarebbe stata fortuna. Anche attingere acqua da un pozzo dopo il tramonto nell’ultimo giorno dell’anno poteva essere di cattivo augurio per il nuovo anno.

La tradizione più importante e forse particolare era però quella del barmbrack, un tipo di pane dolce irlandese. Questo veniva cotto durante il giorno, la sera invece il padrone di casa ne lanciava tre grandi porzioni contro la porta d’ingresso dall’interno, come offerta alla Santissima Trinità.

In genere il gesto veniva accompagnato dalla filastrocca: “Fógraímíd an gorta Amach a tír na dTurcach; Ó ‘nocht go bliain ó ‘nocht Agus ‘nocht féin amach”, il cui significato è: “Avvertiamo la carestia di ritirarsi, nella terra dei turchi; da stanotte a questa notte dodici mesi, e da questa notte stessa”.

I pezzi di torta venivano poi raccolti e mangiati assieme dalla famiglia. Altre varianti includono il lancio della torta a qualcuno fuori la porta o lo svolgimento del rituale nelle stalle o in altri alloggi per animali.

Mangiare interi grappoli d’uva in Spagna

In Spagna, come in tutti i paesi di lingua spagnola, vi è la tradizione dell’uva a mezzanotte. Ma in questo caso non si tratta di chicchi, bensì di grappoli. È infatti tradizione mangiare dodici grappoli d’uva, uno per ogni rintocco dell’orologio alla mezzanotte.

Questa tradizione ha le sue origini nel 1909 quando i viticoltori di Alicante lanciarono la moda per cercare di ridurre il surplus nella produzione di uva di quell’anno. Ancora oggi la tradizione è seguita da quasi tutti gli spagnoli e le dodici uve sono diventate sinonimo di Capodanno.

 

L’Oceania, la prima a dare il benvenuto all’anno nuovo

In Oceania non ci sono particolari tradizioni legate al Capodanno ma alcune delle sue isole, grazie al loro fuso orario, sono le prime a dare il benvenuto al nuovo anno. Il primato spetta a Kiritimati, parte di Kiribati, altre isole della linea di Kiribati, come Tabuaeran e Teraina, e, da quando è cambiato il fuso orario, anche Samoa, che si trovano tutte a UTC+14. Altre isole Kiribati seguono a UTC+13 e UTC+12.