Le mani sono una delle parti più preziose del corpo. Non solo perché ci permettono di realizzare manufatti, di eseguire la maggior parte delle operazioni quotidiane, ma anche perché possono essere un importante veicolo di infezione. Durante la giornata, infatti, le nostre mani vengono a contatto con numerosi oggetti toccati da altri e quindi possono portare alla nostra bocca o al nostro naso virus e batteri. Hanno quindi un ruolo cruciale nel controllo delle infezioni: per questo è una buona idea avere sempre con sé il gel igienizzante mani.
Anche se non lo vediamo, sappiamo che sulle nostre mani vive stabilmente un ricettacolo di germi che non ci danno problemi, cui però possono aggiungersi virus e batteri portatori di malattie che non sono i benvenuti. Ecco perché si insiste continuamente sul lavarsi le mani e sull’utilizzo dei gel igienizzanti in assenza di acqua. Ma questi prodotti sono tutti uguali? Oppure ve ne sono di diversi tipi? Cercheremo di capirlo meglio con questo articolo
Acqua e sapone
Lavarsi le mani frequentemente è una buona abitudine igienica. Prima della pausa pranzo, ad esempio e ogni volta che sentiamo l’esigenza di avvicinare le mani al viso, in particolare a occhi, orecchie e bocca, dovremmo avere mani ben pulite. Soprattutto negli ambienti che condividiamo con altre persone ed in special modo in autunno e in inverno, classici periodi nei quali si sviluppano influenza e altre epidemie. Allo stesso modo, è importante la fase di asciugatura: fatta con oggetti contaminati, infatti, vanifica l’operazione di pulizia. In assenza di acqua e sapone sappiamo che si può ricorrere all’utilizzo di gel igienizzanti mani, come quelli venduti da MaskHaze, i quali costituiscono una valida alternativa tanto che la normativa di emergenza ce ne ha imposto l’uso in ufficio, nei negozi, a scuola, al cinema, a teatro e in tutti i luoghi nei quali è più facile incontrare le altre persone.
Igienizzanti mani: cosa sono
Gli igienizzanti mani, come sostituti di acqua e sapone, presentano una base alcolica: si differenziano dai saponi sia per la composizione, sia soprattutto per le modalità di utilizzo: vanno usati su mani asciutte e non visibilmente sporche, altrimenti sono inefficaci. Tutti o quasi gli igienizzanti si presentano sotto forma di gel, la cui composizione deve essere per almeno il 60% a base di alcol, vale a dire che devono contenere etanolo, alcool denaturato, isopropyl alcohol. A questi si aggiunge acqua e agenti condizionanti, umettanti e idratanti (come glycerin, propylene glycol, isoprpyl myristate, presenti anche nelle creme).
Queste ultime sostanze aiutano a rendere meno secca la pelle, poiché l’alcool ha proprio questo effetto.
La forma gel, invece, è data da sostanze che si chiamano addensanti e vanno ad agire sulla struttura del composto. Il carbomer è uno dei più utilizzati, frequentemente lo troviamo nell’industria cosmetica. Ad avere un effetto letale per i microbi non è solo l’alcool, ma anche altri principi attivi come ortofenilfenolo, cetylpyridinium chloride, chlorhexidine digluconate. In presenza di alcool alle giuste concentrazioni, tuttavia, non sono necessari ma risultano addirittura controproducenti: alcuni risultano molto inquinanti, provocando nel tempo l’effetto opposto, cioè la creazione di resistenza da parte di microrganismi. Altri, invece, di origine naturale, sono di efficacia assai dubbia.
Informarsi prima dell’acquisto
Non tutti i gel igienizzanti sono uguali: alcuni sono classificati come cosmetici alla pari dei saponi, altri, invece, risultano essere presidi medico-chirurgici e biocidi. Tali proprietà, richieste spesso per gli igienizzanti in uso nei luoghi di lavoro, sono chiaramente indicate in etichetta. Che differenza c’è tra un cosmetico e un presidio medico chirurgico? Scopo principale dei gel cosmetici è la pulizia delle mani, mentre la funzione di igienizzazione e disinfettanti è solo “aggiuntiva”.
Nei presidi medico-chirurgici e biocidi, invece, la funzione più importante è proprio quella di eliminare i microbi. Per questo la percentuale di alcol presente nel prodotto finito, nel caso dei presidi medico chirurgici, è indicata in etichetta, utilizzando diciture del tipo “100 grammi di prodotto contengono 65 grammi di etanolo”. I gel cosmetici, invece, non devono fornire questo tipo di informazione: per il consumatore, invece, è importante sapere che la stessa efficacia di acqua e sapone ce l’hanno solo i gel igienizzanti che contengano almeno il 60% di alcool. Tale percentuale non è stata stabilita arbitrariamente, ma dall’Organizzazione Mondiale della Sanità che l’ha indicata per avere una corretta igienizzazione delle mani. Non è detto che i gel classificati come cosmetici abbiamo una percentuale di alcool inferiore al 60%: potrebbero averne una uguale o superiore, ma non sono tenuti ad indicarla.
Consigli d’acquisto e di uso
Per la scelta di un gel igienizzante per le mani che abbia davvero efficacia, dunque, bisogna affidarsi solo a quei prodotti in cui l’alcol sia presente e per cui sia resa nota la sua percentuale rispetto al prodotto: se questi due requisiti non sono soddisfatti, meglio lasciar perdere.
La presenza di percentuali inferiori di alcool, accompagnate però dalla presenza di altri presidi attivi che permettono di avere la stessa efficacia, invece, può comunque portare all’acquisto. Cerchiamo, tuttavia, di favorire quei prodotti che hanno un impatto ambientale ridotto o le cui sostanze aggiunte all’alcool siano naturali. In questo senso esistono ottimi prodotti aromatizzati al limone e con estratti di aloe vera, che oltre ad essere efficaci, hanno un effetto benefico per la nostra pelle. Anche perché l’utilizzo del gel a base alcolica al posto del sapone non è la sostituzione dell’acqua sempre e comunque. Anzi è da limitare alle occasioni in cui non sono disponibile né acqua né sapone. Inoltre, su mani visibilmente sporche perdono di efficacia: serve comune un lavaggio preliminare per eliminare lo sporco e poi passare all’azione igienizzante del gel. L’alcool, infatti, ha un effetto di secchezza sulla pelle, che può portare nel lungo periodo a irritazioni e problemi.
I bambini possono usare i gel igienizzanti?
I gel igienizzanti possono essere utilizzati anche dai bambini? Non esistendo prodotti specifici per i più piccoli, occorre affidarsi al buon senso: i bambini, infatti, hanno una pelle più delicata degli adulti. Lo stesso discorso vale per chi ha una pelle sensibile, che si irrita facilmente. Quando si utilizza un gel igienizzante sulle mani di un bambino o di una persona dalla pelle delicata, dunque, bisogna accertarsi che l’alcool evapori del tutto, per prevenire che il piccolo lo ingerisca, portandosi le mani alla bocca e la pelle delicata dell’adulto ne risenta.