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La cannabis è sicuramente tra le droghe leggere meno pericolose tanto che ormai i paesi che la stanno decriminalizzando sono in aumento, e tra questi forse potrebbe ritagliarsi uno spazio anche l’Italia. Detto questo, essendo comunque una sostanza stupefacente ci sono comunque dei rischi e non si parla dei soliti legati al cervello. Secondo uno nuovo studio tra i giovani c’è anche un aumento del rischio di infarto.

I risultati che sono stati pubblicati sul Canadian Medical Association mostrano che tra i giovani adulti, quindi tra le persone tra i 18 e i 44 anni, il rischio di infarto del miocardio è dell’1,3% mentre nei soggetti di controllo il rischio è dello 0,8%, quasi meno della metà. I numeri in generale vedono l’interessamento di 33.173 giovani. Tutti questi hanno dichiarato di fumare cannabis almeno quattro volte al mese.

 

Cannabis: il rischio di infarto, quanto è vero?

Un problema con questo genere di studi, che si basa sostanzialmente su solo sondaggi, indicano diversi aspetti non ignorabili tra la popolazione intervistata. Di fatto, nel momento in cui una persona che già fuma sigarette normali, elettroniche e che beve alcool anche in grandi quantità risulta anche più probabile che faccia uso di cannabis. In sostanza, l’aumento del rischio di infarto potrebbe essere legato in generale a uno stile di vita non sano.

Lo studio in questione ha bisogno di addentrarsi di più in molti aspetti degli intervistati come l’età in cui si è iniziato a fumare cannabis. In sostanza, il suddetto rischio risulta diverso da imputare a questa abitudine.