
L’eremo di Santo Spirito a Majella è sicuramente la metà più indicata per chi cerca una vacanza diversa, sicuramente tranquilla e immersa nella pace. Si tratta del più grande e conosciuto degli eremi della Majella. E il suo complesso è rappresentato da una chiesa, una sagrestia, una foresteria e una struttura monastica. A completare tutto, anche una biblioteca, la cappella invernale e il refettorio.
Da ogni parte d’Italia, turisti in cerca di pace si recano in questa struttura per una vacanza diversa dal solito, più tranquilla e lontana dai soliti circuiti che calamitano numeri di persone decisamente alti. Qui ci si reca per gli scenari spettacolari, l’aria buona, il silenzio e la serenità dei paesaggi.
Come arrivare
L’eremo è raggiungibile a piedi attraverso il sentiero S, ovvero un sentiero dello Spirito, o in alternativa percorrendo in auto una strada asfaltata proveniente da Roccamorice, una paese vicino.
La storia di questo posto affonda le sue radici in tempo molto lontani. Non esiste una data precisa della sua origine. Tuttavia, è certo che Celestino V vi abbia dimorato addirittura per quarantasette anni, seppur tra alterne vicende, dal 1246 al 1293.
Dal momento della sua creazione a oggi, l’eremo ha subito diverse trasformazioni nei secoli, ma mai ha perso il suo fascino di origine. E, ancora oggi, chi vi si reca per una visita non può che rimanere affascinato dalla sua originaria bellezza.
E per chi ama l’arte, troverà alcuni tesori di innegabile meraviglia. Il portale settecentesco, la statua di San Michele Arcangelo e il tabernacolo sono opera di Giuseppe Di Bartolomeo di Roccamorice, e sono solo alcuni dei preziosi che possono essere goduti tra queste colline. Sempre tra le opere, anche alcune tele raffiguranti la Madonna e la Discesa dello Spirito Santo nel Cenacolo e una statua del Cristo.
Mentre, sotto la chiesa, una grotta custodisce le tracce dei primi eremiti che la vissero, con la stanza del Crocifisso, la cella centrale, il luogo scelto per la preghiera da Celestino V.
Questi posti sono impreziositi dalle guide escursionistiche che accompagnano i turisti in passeggiate per conoscere più a fondo la grande ricchezza del luogo. Una vacanza che merita certamente, soprattutto – lo ribadiamo – per chi è alla ricerca di quei posti colmi di cultura ma fuori dai consueti circuiti battuti dal turismo di massa.