La sequenza dei titoli di Modern Love è un’istantanea delle relazioni umane, composta da una serie di immagini casuali dell’amore e della vita di estranei. Momenti vaganti di persone che si tengono per mano, si baciano, ballano e si abbracciano. Amare ed essere amati. È come l’equivalente della presentazione dell’iconica sequenza di apertura di Love Actually con le famiglie che si riuniscono all’aeroporto di Heathrow. Oltre a farti entrare nell’atmosfera della serie, i titoli di testa catturano perfettamente l’essenza dello spettacolo. Fuggevoli lampi d’amore attraverso storie che richiedono di relazionarsi con alcuni, aspirare ad altri e riflettere su se stessi.
Basato sulla popolare rubrica del New York Times, Modern Love (ri)racconta storie d’amore vere di persone reali. La serie è la creazione di John Carney, già noto alle questioni di cuore con film meravigliosamente caldi come Once, Sing Street e Tutto può cambiare.
La seconda stagione di Modern Love – disponibile in Italia dal 13 agosto con Amazon Prime – offre volti nuovi in otto nuove favole d’amore. Il cast questa volta è meno appariscente e le storie più specifiche. La scorsa stagione è stata dominata da attori famosi e amati come Christina Milotti, Tina Fey, Andrew Scott, Dev Patel e Anne Hathaway, solo per citarne alcuni. Questa volta, sebbene ci siano un certo numero di volti popolari come Kit Harington, Anna Paquin, Tom Burke e Minnie Driver, la maggior parte delle storie sono popolate da volti meno noti, una decisione che sembra deliberata.
Cosa c’è di più bello!
Aspirante ed esagerato ma consapevole di sé e radicato nella realtà, questo è John Carney al suo meglio, che prende una storia fondata e la immerge nella magia del film. Carney ci offre l’ultimo film di incontri carino composto fino in fondo con tutte le campane, la chimica e i dialoghi nitidissimi. C’è anche un compagno di viaggio delle storie, ovvero una deliziosa colonna sonora da commedia romantica da abbinare alle storie.
Tra storie d’amore, matrimoni naufragati ed ex troppo presenti, amore etero e gay, e un pallido riferimento alla pandemia ancora in corso, le storie – prevedibili per alcuni aspetti proprio perchè molto reali – si rivelano essere una meditazione silenziosamente devastante sulla salute mentale e la lotta silenziosa di persone per trovare uno scopo oltre il piano di vita stabilito.
Alla fine, Modern Love Season 2 è un altro miscuglio profondamente gratificante del genere. La cosa forse più bella della serie è che le due stagioni non hanno bisogno di essere confrontate e messe l’una contro l’altra. La seconda stagione non cerca affatto di superare la precedente, ma si limita ad espanderne i concetti e le sfaccettature.
Per molti, Modern Love è poco più di un comodo orologio sfocato ma dimenticabile, e non potrei essere più in disaccordo. Per me, come per molti, è una ricerca continua per cercare di capire l’amore immergendoci nelle esperienze di persone reali. Le storie d’amore e le storie di legami non sono mai state più importanti di quanto lo siano oggi. D’altronde, lo stesso John Carney, in un’intervista, aveva detto: “Più dati hai sull’amore, meno ne sai“.