
Lily Ebert ha 97 anni. Suo pronipote, Dov Forman, l’ha aiutata a creare un account TikTok in modo che potesse raccontare alla sua giovane comunità della sopravvivenza ad Auschwitz. Il 14 maggio di quest’anno, invece di uno dei suoi concisi ricordi lasciato tramite video, la Ebert ha pubblicato un semplice messaggio per i suoi 90.000 seguaci: “Vi auguro un fine settimana incantevole e tranquillo“, ha detto, ripetendo l’augurio anche in ungherese, suo paese natale e lingua madre. Ed ha aggiunto “Shabbat Shalom“.
Il suo account è stato inondato di messaggi di odio, molti dei quali la ritengono responsabile del conflitto militare tra Israele e Hamas, scoppiato il 9 maggio e terminato la scorsa settimana.
Chi è “nonna” Lily
Lily Ebert è una delle più anziane creatrici di TikTok e, dal momento che il conflitto tra Israele e Gaza si è amplificato nelle ultime settimane, è stata oggetto di orribili abusi e troll. L’abuso antisemita online ha portato il suo pronipote Dov Forman, l’amministratore del suo account oltre ad esserne un aiuto attivo nel filmare le clip, a denunciarlo.
Forman ha pubblicato su Twitter un post in cui denunciava l’abuso e le orribili parole rivolte a sua bisnonna, scrivendo: “Negli ultimi giorni io e la mia bisnonna (sopravvissuta ad Auschwitz) abbiamo continuato a ricevere messaggi di odio su Tiktok e Twitter. Non permetteremo che questo ci impedisca di educare sugli orrori del passato e su cosa può portare l’odio. L’odio genera solo odio“.
Over the past few days my great Grandmother (Auschwitz survivor) and I have continued to receive messages of hate on Tiktok and Twitter.
We will not allow this to stop us from educating about the horrors of the past, and what hatred can lead to.
Hate only breeds hate. https://t.co/BYuka397KR pic.twitter.com/b0Lx0f8gLI
— Dov Forman (@DovForman) May 16, 2021
Insieme agli orrori dell’Olocausto, la Ebert ha superato il coronavirus ed è descritta dal suo pronipote come “una combattente e sopravvissuta“. Nonostante l’orribile abuso antisemita, bisnonna e pronipote hanno promesso di continuare la loro missione di educare le giovani generazioni sull’Olocausto.
Un portavoce di TikTok ha dichiarato: “Mantenere la nostra comunità al sicuro è la nostra massima priorità. Le Linee Guida della community chiariscono che l’odio non ha posto su TikTok. Utilizziamo una combinazione di tecnologie e team di moderazione per rilevare, rivedere e, se del caso, rimuovere i contenuti che violano tali linee guida. Abbiamo esaminato i commenti ricevuti da questo utente e rimosso quelli che violavano le nostre linee guida. Siamo aperti al fatto che non rileveremo ogni istanza di violazione dei contenuti, motivo per cui continuiamo a investire su larga scala nelle nostre operazioni di sicurezza, oltre a offrire ai nostri utenti maggiori controlli per gestire i loro commenti e semplificare la nostra community di segnalare contenuti e comportamenti inappropriati in-app per la revisione.”
Ad ogni modo, voci come quella di Lily Erbert dovremmo custodirle come un tesoro.