
Da diverse settimane si sono collegati casi di miocarditi e di pericarditi, ovvero delle infiammazione del muscolo cardiaco o e della membrana che lo riveste, causati dai vaccini mRNA. Il sospetto è sorto soprattutto in Israele e negli Stati Uniti, i due paesi dove sono stati utilizzati con dosi massicce Pfizer e Moderna.
Nello specifico, questi effetti collaterali vanno a colpire principalmente i giovani under 30 e per questo motivo si n’è iniziato a parlare solo nelle ultime settimane e non fin dall’inizio. La FDA ha ufficializzato il collegato tra i vaccini a mRNA e la suddetta reazione andando di fatto a far integrare i foglietti illustrativi dei trattamenti in questione.
La miocardite, così come la pericardite, si presenta pochi giorni dopo la somministrazione di Pfizer o di Moderna, al contrario del rischio di trombosi con i vaccini a vettore virale. Un altro aspetto diverso è la differenza di rischio tra le due dosi.
Pfizer e Moderna: la miocardite come effetto collaterale
Secondo il CDC, negli Stati Uniti ci sono stati complessivamente 12,6 casi di questo effetto collaterale ogni milione di dosi somministrate. Quello che è stato visto però è che con la seconda dose il rischio è più alto rispetto alla prima. Si parla di circa un caso ogni 80.000 prime dosi e un caso ogni 62.000 seconde dosi.
Le parole presenti in una nota della FDA sui vaccini di Pfizer e Moderna: “Il rischio di miocardite e pericardite sembra essere molto basso dato il numero di dosi di vaccino che sono state somministrate. I benefici della vaccinazione contro il Covid-19 continuano a superare i rischi, dato il rischio di malattie da Covid-19 e complicazioni correlate, potenzialmente gravi.”