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La magia è spesso un’idea che attribuiamo solo alle fiabe. Ma, con l’aiuto della scienza, la meraviglia che produce può diventare una realtà anche nel nostro mondo più reale. Uno degli esempi più evidenti è stato il recente successo della scienza nella progettazione del primo “portale invisibile”.

Sebbene sembri tratto da una storia immaginaria, la verità è che è possibile creare l'”illusione” che gli oggetti non siano dove appaiono, il tutto con la giusta combinazione di materiali. Per il caso in esame, la “ricetta” appropriata è stata scoperta da un team di ricercatori dell’Università di Xiamen e dell’Università di Nanchino, entrambe in Cina.

 

Costruire il “portale invisibile”

Come abbiamo già detto, per creare un portale invisibile nella vita reale, la scienza doveva solo scoprire i materiali corretti. Per raggiungere questo obiettivo, la squadra composta da Kang-Ping Ye, Wen-Jin Pei, Zhong-Hao Sa, Huanyang Chen e Rui-Xin Wu si è messa al lavoro. I risultati della ricerca sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Physical Review Letters. Grazie ad essi è spiegato che il segreto del successo risiede nell’uso dei cosiddetti “metamateriali”.

 

Metamateriali, il futuro dell’illusionismo?

Finora si sa poco dei metamateriali, poiché i ricercatori hanno appena iniziato ad approfondirne gli studi. Tuttavia, possiamo dire con certezza che sono quelle strutture artificiali che, in qualche modo, esibiscono caratteristiche che vanno oltre le capacità dei loro componenti di base.

In altre parole, i metamateriali sono il risultato dell’unione di composti in cui il tutto è maggiore della semplice somma delle parti. Ora, la scienza ha scoperto che una delle capacità dei metamateriali potrebbe essere perfetta per la creazione di un “portale invisibile”.

Tutto perché sono particolarmente efficaci nell’interazione con i fotoni e le onde luminose in genere. Di conseguenza, possono essere manipolati e utilizzati come meccanismo di occultamento, come hanno dimostrato altri studi.

 

Il “portale invisibile” e perché è importante per la scienza

Nel caso più recente, la creazione del portale invisibile ha implicato per la scienza l’utilizzo della proprietà di “super dispersione” dei metamateriali. Insomma, è la qualità che hanno le suddette strutture artificiali per “piegare la luce”. Di conseguenza, hanno la capacità di alterare il modo in cui i fotoni si riflettono sulla loro superficie. Un dettaglio che implica anche la possibilità di cambiare ciò che un osservatore esterno potrebbe apprezzare dell’oggetto. In questa occasione è stata utilizzata la super dispersione per nascondere l’esistenza di un portale, nel più puro stile di Harry Potter e piattaforma 9 ¾.

La conferma che i metamateriali possono effettivamente piegare e respingere la luce, a seconda di come vengono gestiti, apre un nuovo mondo di possibilità per la scienza. Da un lato, mette in luce la possibilità di approfondire il fenomeno stesso e comprendere meglio come gli elementi esterni del nostro ambiente possono influenzare ciò che percepiamo di esso. Allo stesso modo, la nuova conoscenza può essere utilizzata anche per creare meccanismi migliori per creare illusioni e strumenti di occultamento.